VPI Aries Scout




Anno I - Numero 1 Maggio 2004






Il ritorno al vinile, almeno presso un'utenza audiofila, non è più un fenomeno ma un dato di fatto con cui tutti i maggiori costruttori hanno dovuto confrontarsi. D'altronde è assodato che, in una catena audio di alto livello, il rendimento musicale di una sorgente analogica lascia di stucco chiunque in virtù di straordinarie qualità di calore della timbrica e anche dinamica. L'unico scoglio da superare nei confronti del vinile è il prezzo, che nel caso di sorgenti di qualità, necessarie al raggiungimento di quelle prestazioni di cui sopra, è spesso e volentieri improponibile. Invece, proprio dalla blasonatissima VPI, ecco una soluzione a 2.250 euro che comprende giradischi e braccio. Si tratta del modello Aries Scout abbinato al braccio JMW-9, caratterizzato da elevata precisione di traccia, smorzamento ottimale e cablaggio 'audio grade'.
Il giradischi Aries Scout rappresenta il modello d'attacco della Casa americana, ma sul piano della costruzione e delle prestazioni di entry level ha ben poco. Il telaio, ad esempio, è in MDF da 30 mm con cornice in acciaio, mentre il piatto è un 'blocco' di acrilico da 35 mm montato su supporto in teflon montato 'invertito' a garanzia della migliore stabilità; il collegamento al motore, invece, avviene per mezzo di una cinghia. Motore che è sincrono e montato all'interno di un contenitore 'blindato', in modo da non produrre interferenze o rumori. Un autentico best-buy, dunque, in grado di portare anche i più scettici nel mondo dell'audio analogico senza spendere una fortuna.