Copland CSA-29




Anno I - Numero 1 Maggio 2004






L'amplificazione è il cuore di ogni impianto, hi-fi o home-theater che sia, e nel primo caso il mercato sta assistendo a un incremento nella richiesta di piccoli integrati dalla spiccata musicalità da inserire in impianti semplici ma dalla resa audio squisita. Nel catalogo Copland figura un integrato che si presta alla perfezione a questo tipo di impiego e che, tra l'altro, non costa neanche una fortuna: 2.550 euro. CSA-29 è il nome di questo amplificatore e si tratta di una delle più suadenti proposte della casa danese, fatta di tradizione e innovazione al tempo stesso. Infatti, la struttura del CSA-29 è ibrida, nel senso che impiega valvole nello stadio di preamplificazione (i doppi triodi 6992) e transistor in quello di potenza, che eroga 2 x 60 watt.
I vantaggi di questa configurazione sono notevoli in quanto riescono a unire i pro delle due tecnologie (morbidezza timbrica le prime, driving e solidità i secondi) senza prenderne anche i contro.
E ancora, il design essenziale, quasi retrò, sembra contrapporsi alla 'modernizzazione' apportata dal telecomando, la semplicità dei controlli sul frontale fa quasi da contraltare alle ottime possibilità di connessione, che contemplano 5 pre-out più un tape monitor e il tape out; il phono è invece su scheda opzionale.
Ovviamente è tutta la realizzazione del CSA-29 ad essere su livelli di assoluta eccellenza, con componenstica selezionata e una robusta sezione di alimentazione che fa capo al bel toroiodale da 500W.