Accecati dalla Luna Rosa




 




[L'ho visto scritto e l'ho sentito dire/ la luna rosa è in cammino/ e nessuno potrà arrivare così in alto/ la luna rosa vi prenderà tutti quanti...] Nick Drake da Pink Moon Personaggio schivo, anticonvenzionale, adorava la campagna, vestiva in maniera elegante, mal sopportava il clamore della folla e dei media in generale. Non faceva nulla o quasi per promuovere i propri dischi nè rilasciava interviste. E'stato tra le figure più sensibili ed enigmatiche che hanno ruotato nel mondo del rock.






Pochi all'epoca si accorsero di lui, oggi tutti ne parlano. Perfino grandi aziende come Wolkswagen, Nike, BMW utilizzano jingle pubblicitari con le sue canzoni. Un musicista affascinante e misterioso, un poeta maledetto e inquieto. Viveva da angelo nella tristezza e ci ha lasciato la chiave per penetrarla.
Nicholas Rodney Drake, alias Nick Drake, nasce da genitori inglesi a Rangoon il 19 giugno 1948. Vivrà la sua infanzia in Asia, tra Birmania e India, per poi stabilirsi in Gran Bretagna a Tanworth-in-Arden, un piccolo villaggio immerso nell'oasi verdeggiante della Contea del Warwickshire. Dopo le scuole superiori, nell'autunno del 1967, ottiene l'ingresso al Fitzwilliam College di Cambridge. Durante i primi mesi del 1968 Drake si esibisce alla Roundhouse di Londra sotto gli occhi di Ashley Hutchings (bassista degli emergenti Fairport Convention), il quale ne parla in termini entusiastici a Joe Boyd scopritore di numerosi talenti in erba. L'astuto manager ingaggia immediatamente il giovane folksinger per la sua etichetta Witchseason distribuita nel Regno Unito dal colosso Island. Nella calda estate del 1968 cominciano le faticose session dell'album d'esordio, ma nel frattempo Nick abbandona gli studi e va a vivere in pianta stabile a Londra.
Nel settembre del 1969 viene pubblicato Five Leaves Left. Un progetto che brilla di luce propria grazie all'incontro tra edulcorati giochi acustici ed elementi di provenienza classica su cui emerge la voce onirica di Drake. Time Has Told Me apre le danze in un'atmosfera asciutta deliziata dagli interscambi solari fra la lucida chitarra elettrica di Richard Thompson e gli intimi fraseggi del Nostro con il piano di Paul Harris a fare da cornice ideale. Ma già dal secondo pezzo si cambia registro. La malinconica River Man - uno dei vertici assoluti del pensiero drakiano - è impreziosita da squisiti arrangiamenti orchestrali curati da Harry Robinson, mentre Nick canta in modo eccelso, accompagnandosi con semplici riff acustici. Ancora brumose arie autunnali emergono nel successivo Three Hours, eternamente in bilico fra sogno e realtà. Drake dà un saggio concreto della sua incredibile tecnica chitarristica ben sostenuto nel percorso dall'incessante e fondamentale contributo ritmico offerto dalle percussioni e dal contrabbasso, quasi in trance, di Richard Thompson. La stupenda Way To Blue, in chiusura della prima facciata, mette in viva luce una voce straordinaria nella sua essenzialità e la scarnezza dei versi contrapposti alle accorate sequenze degli archi. Versi che nella percezione infinita che ha Drake della realtà si avvicinano alla poesia di William Blake [...non hai mai sentito parlare di un modo per trovare il sole?/Dimmi tutto ciò che puoi sapere/fammi vedere quello che hai da mostrare/non verrai a dirmelo se conosci la via per l'azzurro?...]. Nella B-side ancora momenti di alto rango come 'Cello Song, un raga folk cupo e intrigante, deliziato a tratti dal violoncello di Clare Lowther, la dolce The Thoughts Of Mary Jane con un flauto incantevole, e la soffusa ballata Saturday Sun. Ho lasciato in ultima analisi Fruit Tree, uno di quei pezzi che ti lasciano senza respiro e ti portano a riflettere. Le liriche, intense e profetiche, addolcite dalle note dell'oboe, sono molto esplicite e sembrano condensare non solo il pessimismo, ma la stessa parabola esistenziale del talentuoso artista: [...e così gli uomini di fama non troveranno mai la strada/finchè il tempo non sarà volato via/lontano dal giorno della loro morte]. Un'opera seducente e sensibile che all'epoca avrebbe meritato ben altra considerazione, ma si contano sulle dita di una mano i fortunati che acquisteranno il disco. Drake viene invitato a fare da spalla ai Fairport Convention nella prestigiosa Royal Albert Hall di Londra. La performance è da brividi, il pubblico gli riserva un'ovazione incredibile, ma a lui tutto questo sembra dar fastidio. Un'altra esibizione alla Queen Elizabeth Hall, con gli amici Fairport, e ancora una volta Nick sembra non reggere l'urto con la folla: è timido e imbarazzato, non trova le parole giuste per comunicare con la platea. La sua casa discografica prova a spingerlo organizzando un tour di otto date in piccoli club nell'Inghilterra del Nord, ma i risultati sono disastrosi: quella musica contemplativa non può fare breccia su un pubblico poco attento a recepire un messaggio così intimo e particolare. Saranno i suoi ultimi concerti! Intanto, il ragazzo prepara nei minimi dettagli il nuovo long-playing. Drake è un perfezionista, e spesso, si scontra violentemente con i collaboratori se le cose non vengono realizzate a puntino. Un nutrito lotto di nobili musicisti (fra questi anche l'ex velluto John Cale), scelti accuratamente da Nick, prende parte a Bryter Layter, edito dall'Island nel novembre 1970. Un trentatregiri di notevole spessore, musicalmente superiore al primo, contraddistinto dalla continua ricerca di frasi melodiche accattivanti e soffuse. Sofisticate immagini vengono alla luce dalla perfetta sintesi tra un piano spesso jazzato (Chris McGregor leader dei Botherhood Of Breath) e gli archi ottimamente arrangiati (c'è quasi sempre lo zampino di Robert Kirby). La nuova sezione ritmica è composta dall'affiatata coppia dei Pentangle: Dave Pegg al basso, puntuale senza mai un attimo di cedimento, e Dave Mattacks alla batteria, impegnato in un drumming lieve e veloce, mentre la chitarra di Drake tesse trame quasi impalpabili. Dopo un breve assaggio (Introduction) è la volta di Hazey Jane II, un pop di facile presa: sicuramente il pezzo più commerciale scritto da Drake. Tutta da ascoltare At The Chime Of A City Clock, traccia che vive su ritmiche di bossanova infiammate dal sax alto di Ray Warleight. La strumentale title-track fa da prologo a Fly, dove assistiamo a un magnifico duetto iniziale fra la viola di John Cale e la guitar di Drake, a cui fa seguito il prezioso intervento del clavicembalo puntellato dal basso. Nell'intensissima Northern Sky - una delle pagine più belle scritte dal nostro eroe - il musicista canta un amore ideale mai banalizzato:
[Non ho mai provato una magia folle come questa/non ho mai visto lune/che conoscessero il significato del mare/nè trattenuto un'emozione sul palmo di una mano...]. L'album è accolto trionfalmente dalla critica specializzata dell'epoca che grida al capolavoro; purtroppo le vendite (poco più di quindicimila copie) sono, per la seconda volta consecutiva, fallimentari e questo provoca un malcontento interiore nell'artista, il quale decide di ritornarsene nella campagna di Tanworth-in-Arden. In preda a un forte stato di depressione, Drake comincia a isolarsi dal mondo, non vuole vedere nessuno, fugge dagli amici, rifiuta categoricamente i giornalisti; unica eccezione una svogliata intervista concessa alla rivista musicale Sounds nel febbraio 1971. Il viaggio in Spagna ad Alceciras (Costa del Sol), nella villa del boss dell'Island Chris Blackwell, è forse l'ultima spiaggia per ritrovare un minimo di serenità nella sua anima tormentata. Al ritorno (ottobre 1971) la mente è sempre più annebbiata dal male oscuro, ma incredibilmente lucida per elaborare lo stupefacente atto conclusivo. In due sole notti, negli studi Sound Techniques di Londra, viene inciso Pink Moon con l'aiuto del fedele e abilissimo tecnico del suono John Wood.
Ventisette minuti di voce e chitarra con qualche spruzzata di pianoforte nella title-song. L'album, pubblicato il 25 febbraio 1972, è il testamento spirituale di Drake realizzato utilizzando la tecnica del finger picking portata all'eccesso estremo grazie alla personale accordatura dell'inseparabile chitarra acustica Guild. Sonorità oscure e visionarie, sinestesie donate all'ascoltatore come nel brano Things Behind The Sun [Schiudi la tazza sbrecciata/lascia che vi entrino dolcemente il peccato e il sole], mentre l'ugola, sapiente e folle, racconta vicende tragiche e simboliche della propria esistenza.
Le liriche, semplici e altamente poetiche [...la luna rossa vi prenderà tutti] danno corpo a presagi onirici. Segreti svelati da un musicista che non si lascia vivere, ma si spoglia in un gesto di autentica ribellione che è la musica di Pink Moon. Il trentatregiri si chiude, nonostante tutto, con un barlume di speranza riposto in From The Morning, dove si avvera il sogno paradisiaco di Nick: [...e ora sorgiamo/e siamo in ogni luogo/adesso sorgiamo dalla terra]. Drake si addormenta per non svegliarsi più il 24 novembre del 1974 stroncato da una overdose di Tryptizol (un anti-depressivo).
Il giorno dopo la madre troverà il corpo esanime dell'amato figliolo riverso sul letto. Sul comodino, un libro, Il mito di Sisifo - saggio filosofico di Albert Camus - e in terra, un giradischi ancora acceso, con la puntina che gira a vuoto sul run off groove del suo vinile preferito: i Concerti brandeburghesi di J.S. Bach.

Anselmo Patacchini



Nick Drake: la discografia

Five Leaves Left
L'album d'esordio di Nick Drake Five Leaves Left (Island ILPS 9105) è pubblicato nel settembre 1969. L'edizione originale inglese è quotata circa 60 euro e presenta la caratteristica etichetta Island rosa (pink label nel gergo collezionistico).
Bryter Layter Anche la prima stampa di Bryter Layter (Island ILPS 9134), edita nel novembre 1970, presenta la pink label. Il valore è di 50 euro.
Pink Moon Il terzo ellepi Pink Moon (Island ILPS 9184) immesso sul mercato britannico nel febbraio 1972 mostra nella sua stampa originale la cosiddetta palm label (etichetta Island con le palme). La quotazione attuale è di circa 40 euro.
Time of no Reply Raccolta di inediti uscita nel 1986 (Hannibal HNBL/HNCD 1318) dove brillano i 4 brani in chiusura del disco, registrati da Drake nel 1974 poco prima della sua morte. Interessanti anche le registrazioni casalinghe contenute e gli scarti dei dischi ufficiali.
Fruit Tree-The Complete Recorded Works Nel marzo del 1979 è stato pubblicato il cofanetto Fruit Tree-The Complete Recorded Works (Island NDSP 100) contenente i tre LP di Drake riedito nel 1986 come The Fruit Tree-The Complete Works (Hannibal HNBX 5302) arricchito da un quarto imperdibile album con inediti: Time Of No Reply. Questo box è stato realizzato in supporto digitale nel 1991 con la denominazione di Fruit Tree (4 CD Hannibal HNCD 5402).
Made To Love Magic L'interessante raccolta Made To Love Magic (CD/LP Island 9866318/319) del 2004 contiene la splendida Magic - brano dai colori pastello che si avvale dell'elegante riarrangiamento di Robert Kirby sulla base delle partiture originali - e la stupefacente Black Eyed Dog, scritta da un Drake oramai consapevole del suo stato di non ritorno, il quale cerca un ultimo disperato tentativo di contatto con la realtà esterna.
A Treasury Nel 2004 è uscita la valida antologia A Treasury disponibile sia in formato SACD ibrido (Island 98679699) sia in vinile (Island ILPS 8149/9867923).
Tanworth-in-Arden/ Tanworth-in-Arden 2 Il bootleg Tanworth-in-Arden è uscito nel 1967/68 (CD Anthology ANT. 15.11) e include diciotto tracce - incise da Nick in giovanissima età - tra pezzi originali (Rain, Bird Flew By, To The Garden) e riuscite cover di Bob Dylan, Bert Jansch, Jackson C. Frank. e The Complete Recordings (CD Boyds Music BMS 002). E' possibile trovare anche il bootleg Tanworth-in-Arden 2 con la fingerpicked version di Place To Be e le versioni strumentali di Things Behind The Sun e Black Eyed Dog.
The Complete Recordings Il disco (CD Boyds Music BMS 002) inanella 22 tracce (tutte quelle contenute nel citato Tanworth-in-Arden 1967/68) con l'aggiunta di tre ghiotti pezzi (Strange Meeting II, Blossom And Been Smoking Too Long e la versione alternativa di Joey), di un monologo di Drake e di un'intervista con John Martyn rilasciata alla BBC Radio.

La discografia ufficiale di Nick Drake è interamente disponibile nel formato digitale e per gli audiofili consigliamo le preziose ristampe in vinile da 180 grammi della Simply Vinyl che mantengono l'art-work originale di copertina.