Il canto del Merlo




Sumiko Blackbird




Nel solco, anzi nel microsolco, che ha reso famosa Sumiko tra i costruttori di fonorivelatori high-end-grade, arriva il Blackbird, evoluzione del mitico Blue Point Special, con tanta qualità in più ed i tradizionali vantaggi delle moving-coils ad alta uscita.






Da circa 25 anni in qua, Sumiko è universalmente conosciuta ed apprezzata, come specialista nella costruzione di bracci e testine per la lettura analogica del disco di alta qualità. Chi ha qualche anno di esperienza e frequentazione del mercato audio alto-di-gamma, definito High-End dagli addetti ai lavori, ricorderà il 'The Arm', braccio per fonorivelatori di massa e prestigio importanti che divenne per diversi anni il 'riferimento' nell'olimpo della categoria. Oggi la produzione più significativa di Sumiko è nel settore fonorivelatori, con diversi modelli che continuano a rappresentare per l'appassionato vinilista, dei punti fermi per qualità sonora, affidabilità tecnica e convenienza economica.
Eh sì, perchè a differenza di altri marchi concorrenti, di rispettabilissima reputazione, Sumiko ha sempre proposto testine dal rapporto qualità/prezzo sinceramente convincente, considerando la classe d'appartenenza del prodotto, classe High-End, genuina al 100%.

Nude look, good look
Il Blackbird riprende alcuni canoni costruttivi tipici della Casa, quali l'assetto 'bare', 'nudo', ovvero senza l'involucro che di solito racchiude l'equipaggio mobile ed il 'generatore' magnetico nel suo complesso. Questo assetto, magari poco gradevole ai fini estetici, dà però la percezione di strumento tecnico, completamente deputato alla 'Performance' tout-court, obiettivo per il raggiungimento del quale non si accettano compromessi di sorta. Questa scelta si deve ad un preciso e condivisibile motivo: il costo di un involucro realmente non risonante avrebbe un peso non banale da aggiungere al prezzo finale. Piuttosto che risparmiare insulsamente con un corpo più economico, facile da sollecitare acusticamente, Sumiko ha deciso di tagliar corto e puntare sul nude-look, che comunque libera dal rischio di risonanze spurie e da una maggiore inerzia dinamica. La ricetta è quella collaudata e vincente, modulata con calibrata accuratezza in questo modello. Il Blackbird è di tipologia a bobina mobile, quindi quella considerata totalmente e dinamicamente più accurata, ma con il vantaggio - nei fonorivelatori Sumiko - della tensione di uscita elevata: 2.5 millivolt. Realmente elevata, tanto da poterla interfacciare ad un ingresso phono MM di buona sensibilità mantenendo un rassicurante rapporto segnale/rumore, quindi capacità dinamiche. Lo stilo è di tipo ellittico e di bassa massa, sinonimo di una confortevole tracciabilità. L'astina che lo supporta - il cantilever - è in boro dai grani allungati che consente una cedevolezza più che buona (12x10 cm/dyne) a fronte di un materiale di così elevata rigidità.
Altri dati importanti per l'installazione, seppur poco informativi sul suono, sono la massa - 9.6 grammi senza minuteria, occhio al contrappeso del braccio che la deve sostenere - ed il valore di tracciamento, compreso tra 1.8 e 2.2 grammi. Un sincero plauso va rivolto a Sumiko per il libretto che accompagna la confezione, elegante senza opulenza, ma soprattutto completo e propedeutico (27 pagine integrate da disegni, solo in inglese), ricco di consigli utili per installare correttamente la testina e di spiegazioni tecniche al riguardo.

Il canto del Merlo
Una testina è l'oggetto più miracoloso dell'Alta Fedeltà analogica. Piccolo come uno scarabeo, incide profondamente sulla sonorità complessiva del sistema. Ineludibile, però, è permettere ad essa di esprimere la propria natura assecondata da una buona base motore e da un altrettanto buon braccio di lettura. Un settaggio errato del VTA (Vertical Tracking Angle), dell'azimuth, del peso di lettura o dell'antiskating può introdurre un variabile tasso di distorsione che si riverbera sul suono e può indurre in fuorvianti conclusioni. Per tutelarci contro questo rischio abbiamo predisposto una catena di riproduzione comprendente il giradischi ProJect RPM10 con braccio in carbonio da 10'; pre phono Lehmann Decade; amplificatore integrato Classè Audio CAP2100. Casse acustiche di riferimento assoluto: B&W Signature Diamond. Sorgente di controllo, lettore SACD Esoteric X-05. Cablaggio Audioquest. Fatto 'cuocere' il sistema nel suo complesso per un minimo numero di ore tali da assicurare un responso acustico decentemente affidabile, le note generali che si possono redigere sul 'sound' della Sumiko BlackBird sono decisamente gratificanti. La percezione iniziale è quella di essere in presenza di un suono 'audiophile' accuratamente bilanciato in ogni sua parte. La neutralità è garantita ma non in entità che arrivi a 'spersonalizzare' la 'firma' tonale sinergica del sistema. La scena spaziale è stabile e ben focalizzata, ma senza spettacolarità aggiunta. Ben separati i singoli strumenti e questi dalle voci, magnificamente - questa sembra essere la dote migliore rapportata al prezzo - incastonati nella scena musicale, e totalmente intelligibili ed appropriati dimensionalmente ed espressivamente. La gamma alta è quella che piace tanto ai music-lovers quanto agli audiophiles più impenitenti: precisa ed argentina, con una scansione temporale metronomica ed una tattilità impressionante. Medio un po' retroposto, quindi maggior profondità psicoacustica e grande godimento dei gruppi orchestrali anche in sale d'ascolto non generosissime. Molto introspettivo e neutro, di elevata risoluzione e grande respiro dinamico. Chiudiamo con la gamma bassa, scolpita e presente senza un grammo di 'grasso' armonico, volitiva ed agile, perfetta per il jazz e la classica.
Cantavano i Beatles: 'Blackbird, fly. Blackbird fly, into the light of a dark black night'. Dopo averla ascoltata non possiamo che essere d'accordo...