Il fascino infinito del Disco Nero




Lehmann Black Cube Decade | PWX II




Dedicato a chi già conosce le doti del piccolo, magico Black Cube. Dedicato, anche, a chi vuol far l'esperienza del Vinile senza perdere tempo in convenevoli, andando subito al sodo della 'performance'.






Il piccolo, minimalista Black Cube, con le sue varianti migliorative, si è costruito la sua invidiabile reputazione sulla squisita musicalità e sull'ottimo grado costruttivo, ben oltre l'onesto prezzo richiesto. Questi, però, non è stato il solo a portar allori alla Lehmann Audio: il Silver Cube, stadio phono di classe 'reference', rappresenta una delle più autorevoli alternative nel segmento High-End della riproduzione del disco vinilico. In mezzo, il vuoto, fino a quando Norbert Lehmann decise di colmarlo presentando il Black Cube Decade, l'anello mancante tra i due estremi del bel suono a 33 giri.

Piccoli cubi crescono
Il Black Cube Decade è sostanzialmente la massima evoluzione del progetto originario, con una costruzione senza compromessi ed alimentazione associata ma separata. Gli stadi d'ingresso sono di altissima qualità, tipici di modelli ben più costosi del pur ambizioso B.C. Decade. Il circuito dell'equalizzazione RIAA, di accuratezza elevatissima, è situato tra due stadi di guadagno lineari dotati di condensatori di alta precisione MKP. Il guadagno massimo realizzabile è di 66dB, sufficiente per pilotare anche la più riottosa delle MC. Se di gusti proprio difficili, il B.C. Decade consente una taratura fine dell'impedenza d'ingresso praticamente infinita, come pure la capacità.
Da sempre con un occhio all'esigente, ma gratificante mondo dell'audio professionale, questo gioiellino di Norbert Lehmann è dotato di 'soft-bass roll-off filter', associato alla selezione del guadagno, entrambi controllabili dal frontalino. La componentistica di questo circuito è realizzata con relais di grado professionale. Come detto in precedenza, il B.C. Decade è alimentato via PWX II, unità appositamente studiata, per spingere al meglio le prestazioni potenziali della sezione pre-phono. Il PWX II è dotato di dispositivi anti-interferenze posizionati nei punti critici dell'alimentazione. Similmente al Silver Cube, il B.C. Decade è dotato di cavo schermato con connettore professionale Neutrik per collegarsi all'unità audio.

La 'Performance'
Dopo aver letto tutto questo non vi è venuta un briciolo di curiosità per sapere come suona la versione de-luxe del celebratissimo cubetto nero analogico? A noi sì.
A disposizione abbiamo una base motore Pro-Ject RPM10, top di gamma della casa austriaca, con telaio rigido, piatto in metacrilato ad alta massa e ferma disco a gravità, trazione naturalmente a cinghia con motore separato.
Il braccio è un classico moderno di Pro-Ject Audio, il modello in fibra di carbonio 10CC, con errore radiale minimizzato in virtù della sua lunghezza extra, articolazione su cuscinetti, contrappeso a gravità.
Circa i fonorivelatori, ci siamo tolti lo sfizio di provarne ben tre:
Sumiko Blue Point Special Evo III, Sumiko Black Bird, Denon DL103R, tutti di tipo MC, i Sumiko ad alta uscita (2.5mV), il Denon solo 0.25mV.
L'amplificazione è un altro evergreen, il modello integrato Primare I30, un centinaio di ottimi watt scandinavi che hanno raccolto allori sulla stampa di mezzo pianeta, compresa quella acida quanto perfida dell'isola di Albione.
Circa le casse acustiche, un bel paio di torri B&W, modello CM7, tre vie dal suono pari all'estetica, cioè intrigante.
I progettisti/costruttori di stadi phono sono esposti più di altri ad esser vittime di equivoci, dell'impreparazione e/o dell'improvvisazione dell'audioreviewer di turno.
E' il circuito che sta tra l'incudine (la sorgente) ed il martello (lo stadio di potenza) ed ha un compito cruciale del quale però non ha totalmente in mano il destino. Se il recensore utilizza una sorgente scarsa o mal installata, il pre-phono si 'limiterà' a restituire quanto ad esso inviato, cioè un suono scarso o deficitario. Se invece dovesse essere lo stadio di potenza finale ad essere fallace (errata interfaccia elettrica tra ampere ed ohm), il suono sarebbe sostanzialmente lo stesso. Insomma, per capire i veri meriti di uno stadio phono si deve avere tutta la catena di riproduzione messa a punto.
Per questo andiamo ad ascoltare il Black Cube Decade certi delle nostre impressioni percettive. La definizione a consuntivo dell'ascolto del Lehmann Black Cube Decade potrebbe esser questa: 'trasparente naturalezza', oppure 'analogica assenza', nel senso che non imprime al suono alcuna palese impronta, ma lo permea di un calore, di un alone melodico deliziosamente analogico, fisiologicamente compatibile all'umano sentire. Molto incisivo nel lasciar affiorare, assecondandolo, il carattere delle singole testine; la moderna ariosità delle Sumiko, il virile spessore armonico della Denon. Tutte si giovano di una bella presenza scenica, di un dettaglio preciso, ma mai feroce, di una grana finissima, cromaticamente stemperata in mille tonalità.

Conclusioni
Il Lehmann Black Cube Decade è uno strumento perfetto ed ammaliante per ogni analogista impenitente, come per ogni collezionista musicale; un'ottima opportunità per 'contagiare' qualche neofita del Black Disk o, addirittura, o chi un disco a 33 giri non l'ha mai nemmeno toccato. Una provocazione da raccogliere...





L'intervista
Norbert Lehmann

Un'intervista nella quale Norbert Lehmann ci dice come & perchè il suono del Vinile sa ancora regalare emozioni.

Gammadelta: Signor Lehmann, era circa la metà degli anni '90 quando presentò il suo Black Cube, stadio phono minimalista dalla voce d'oro. Come spiega il successo di pubblico & critica raccolto dal suo piccolo, nero, musicalissimo scatolino ultraminimalista?
Norbert Lehmann: Agli appassionati e alla stampa di settore semplicemente piacque l'dea di un motore Mercedes in una scocca Skoda. Cosi facendo, gran parte del loro budget per le spese hi-fi poteva essere deputato alla musica. A parte questo, devo molto della mia credibilità al fatto di aver sviluppato esclusivamente apparecchi che avrei voluto comprare per me stesso. Tecnicamente, la preparazione di un ingegnere audio passa attraverso l'esame e l'analisi di numerosi dispositivi elettronici e la consultazione di schemi e progetti per componenti di uso professionale. Rimasi colpito dalla povertà della componentistica in contrapposizione con la bontà del progetto di alcuni di questi prodotti. Provai così a combinare l'alta qualità dell'ingegnerizzazione con un'accorta scelta qualitativa delle parti circuitali. A prova di ciò, considerate il fatto che Martin de Boer, della ditta 'The Master', utilizza nella sua attività di studio mastering, in Olanda, il mio Black Cube Linear, piuttosto che altri prodotti professionali, molto più costosi. Ma non è l'unico: altri marchi leader di mercato stanno usando i miei prodotti: Ortofon ha comprato, nell'ottobre 2006, alcune unità di Black Cube Statement per i test qualitativi delle proprie testine. Sennheiser ha usato per la presentazione dei propri modelli top di cuffie dinamiche all'IFA il Black Cube Linear, comprandone poi degli esemplari per le proprie sale d'ascolto. La stazione emittente WDR di Colonia, la più grande radio pubblica d'Europa, con moltissima produzione di musica classica, ha comprato il suo quarto Black Cube Linear Pro per effettuare l'editing.
Gammadelta: Essendosi costruito un così alto credito tra gli appassionati del Disco Nero, appare naturale la sua spiccata propensione per l'Analogico. Reputa ancora superiore l'LP rispetto agli altri supporti da 12'?.
Norbert Lehmann: Il fattore emozionale prodotto dall'ascolto di un LP è semplicemente irraggiungibile. Amo moltissimo quel sound.
Gammadelta: Perchè?
Norbert Lehmann: L'LP è analogico. L'informazione sull'LP è immagazzinata senza soluzione di continuità nell'unità di tempo. All'opposto, nel CD, la registrazione digitale dell'informazione musicale è 'tagliata' in tanti pezzi. Questa la differenza tecnica. Per una valutazione sonora, lasciatemi raccontare una storiella del passato. Uno dei professori al tempo in cui svolgevo i miei studi di ingegneria a Dusseldorf era Johann Nikolaus Matthes, già produttore dell'Alban Berg Quartett. Una volta ci illustrò la differenza tra un LP ed un CD prodotti dalla stesso master digitale. Il giradischi era un modello di qualità standard con una testina MM, mentre il lettore CD era un componente vincitore di un test molto complesso per quel tempo, e dal costo di quattro volte superiore all'intero sistema analogico. Erano collegati allo stesso amplificatore integrato e senza stadio phono esterno aggiuntivo. L'LP vinse nettamente, ed in un modo che non avevo previsto. Questo episodio mi convinse a perseverare con l'analogico. Passarono quindici anni, e la riproduzione digitale fece notevoli progressi, così naturalmente anch'io cominciai ad ascoltare i CD. Certo,il CD è economico, facile da maneggiare, non ha bisogno di regolazioni e così via, ma ascoltare un LP significa sganciarsi dal mondo terreno e volare via in altro. Prendermi il tempo per ascoltare LP mi mette in uno stato di totale relax, di rinascita mentale. Sono emotivamente concentrato nel sentirmi bene. Il mio desiderio è quello di trasmettere questa sensazione attraverso i miei prodotti.
Gammadelta: Immagino che nel progettare abbia sempre presente il perseguimento di un dato modello sonoro, piuttosto che semplici obiettivi tecnici da raggiungere. Potrebbe descriverci in poche parole questo ipotetico modello e con in che circostanze materiali lo abbia realizzato (marca e modello dei componenti la catena di riproduzione)
Norbert Lehmann: Il recupero delle informazioni è l'aspetto più importante, anche se può suonare piuttosto 'tecnico'. E sono le informazioni contenute nel segnale musicale a stabilire il grado emozionale dell'ascolto. La musica è molto di più che alcuni, isolati episodi tecnici. Il mio obiettivo nella progettazione elettronica è poter riprodurre musica nella sua interezza attraverso una tecnologia da me creata che non nasconda nessuna di quelle informazioni.
Gammadelta: Alcune riviste audio sono tornate ad avere un giradischi in copertina; gli annuari audio ne hanno le pagine piene e nei negozi fanno bella mostra assieme alle amplificazioni valvolari. Moda effimera o ricerca di vera musicalità?
Norbert Lehmann: E' davvero buffo come molte aziende, all'improvviso, si scoprano orientate all'analogico tanto per non esser meno della concorrenza. E' sempre positivo vedere gente che coltiva il proprio hobby e rilassarsi in un mondo che sembra girare sempre più veloce, e ogni anno di più. Io preferisco, però, quei costruttori che offrono qualità rispetto a quelli che producono cacca. Se un cliente compra un prodotto di un concorrente ed è soddisfatto con quello, certo ho perso una vendita, ma ho ancora l'opportunità per incontrarlo in futuro con uno dei miei prodotti. Se quel cliente, invece, compra immondizia, sarà perso per sempre all'Alta Fedeltà. E' fondamentale tenere alto l'interesse per l'alta qualità nella riproduzione musicale. Così, per tornare alla sua domanda, i veri amanti della musica sono forti abbastanza per iniziare un percorso che, speriamolo, non vada perduto,e diventi importante in futuro. Molti bambini non sanno nemmeno come suoni in realtà uno strumento acustico. La loro concezione di ascolto musicale è tutta nel loro apparecchio da 64kB. Dimostrare la differenza tra le qualità di ascolto ha spesso il risultato di vedere bocche aperte: la lotta tra formati digitali ad alta risoluzione ha visto vincitore l'LP. Gli appassionati di musica non vogliono discutere di diritti d'autore; vogliono semplicemente ascoltare & godere della propria musica preferita.