Interpolatore video




DVDO iScan VP30




L'interpolatore è una macchina in grado di migliorare in modo drammatico le prestazioni video del vostro sistema, compiendo tutte quelle operazioni sul segnale altrimenti deputate all'apparato di visualizzazione. La DVDO è leader in questo settore, e questo nuovo top di gamma offre a un prezzo a dir poco vantaggioso prestazioni assolute.






L'interpolatore video altro non è se non una 'black-box' che compie tutte le complesse operazioni necessarie per adattare qualsiasi tipo di segnale video al suo ingresso a quello più idoneo a pilotare il sistema di visualizzazione a cui verrà collegato. Per capirci, se colleghiamo un DVD player PAL che offre dalla presa SCART una risoluzione di 1024X576 linee interlacciate (con tutti i distinguo eventuali, se tale player possiede anche uscite component progressive o DVI/HDMI) al VP30, esso elaborerà tale segnale sia rendendolo progressivo che adattandolo alla risoluzione del display, TV o proiettore a cui verrà collegato. Tale adattamento, che poi è una transcodifica, permette di pilotare le matrici digitali alla loro risoluzione nativa (ovvero all'effettivo numero di pixel di cui sono dotati). Utilizzando lo stesso esempio di prima, e quindi cablando in ingresso al VP30 un segnale di risoluzione 1024X576 interlacciato (576i), otterremo in uscita al DVDO una risoluzione personalizzabile da 848X480 progressiva (480p) fino a 1080p (1920X1080 progressivo) passando per tutti i tagli possibili e immaginabili e addirittura personalizzabili pixel a pixel dall'utente.

Tanta fatica
Rendere progressivo un segnale video che non lo è, e successivamente adattarlo a una grandezza diversa dalla sua originale, non è cosa facile. Prendiamo ad esempio il solito PAL da 1024X576 interlacciato e supponiamo di volerlo visualizzare attraverso un moderno TV LCD da 1366X768. I pannelli o i proiettori digitali funzionano solo con segnali progressivi e non con quelli interlacciati, pertanto va effettuata sul segnale prima di tutto questa difficile operazione (conversione interlacciato progressivo, ovvero duplicazione e deinterlaccio) che se non fatta correttamente provoca fastidiose distorsioni. Il segnale video deve poi essere adattato -lo abbiamo appena ribadito- alla risoluzione nativa del pannello, e il VP30 dovrà pertanto allargare i 1024X576 punti sorgenti in 1366X768, e anche qui si corrono grossi rischi di impoverimento del segnale. In questo ambito il VP30 non solo tramuta qualsiasi risoluzione in ingresso con una risoluzione in uscita definibile dall'utente (fino a quella dell'alta definizione, ovvero 1920X1080p) ma lo fa conservando una qualità a dir poco sorprendente. La qualità è il punto focale della questione. E' infatti molto complesso trasformare un segnale 1024X576 in 1920X1080 (praticamente un raddoppio di punti): ci si trova a dover 'inventare' metà del segnale sorgente! L'algoritmo con cui il VP30 effettua questa operazione è di proprietà della ABT (Anchor Bay Tecnologies), una azienda del gruppo DVDO, leader nel settore e specializzata proprio in questo tipo di 'manovre' a garanzia della massima qualità attualmente raggiungibile.

Altrimenti chi lo farebbe?
E' ovvio che tutto questo lavoro appena descritto deve pur essere fatto da qualche apparato in mancanza del VP30. Sono i circuiti interni al display digitale (proiettore, LCD o Plasma che sia) ad effettuare quanto fin'ora descritto, anche se in modo comprensibilmente -per questioni di costo- non eccellente come invece fa il DVDO. E' questo il più importante 'valore aggiunto' di un interpolatore video esterno. Ma esistono anche altre ragioni per cui una macchina come il VP30 (o il suo fratello minore HiScan HD+) vale la pena di essere presa in seria considerazione. Esso, infatti, è anche in grado di fare da switching video, e attraverso i suoi numerosi ingressi (2 composito, 2 SVideo, 2 component o RGBs un RGBHV, 4 HDMI e un SDI opzionale) di smistare in modo automatico la sorgente attiva. L'ingresso SDI, Serial Digital Interface, chicca di questo VP30 è poi il miglior collegamento in assoluto che si possa fare con una sorgente digitale di qualsiasi tipo (DVD player, Set Top Box ecc) e foriera di prestazioni assolute. Su questo stesso fascicolo, sono contenute all'interno della prova del DVD30 della Primare alcune entusiastiche note di visione al proposito. Per quanto riguarda le uscite, il VP30 è dotato sia di connessioni analogiche in BNC che possono veicolare RGBHV o component, che HDMI. Il VP30 prevede, infine, anche una sezione di switching audio digitale che provvede anche a ritardare opportunamente la propagazione del segnale in accordo con il processo del video. Il VP30 è ovviamente totalmente compatibile con lo standard HDCP (High Definition Content Protocol) ed è pertanto utilizzabile con qualsiasi display digitale reperibile in commercio. Indispensabile dotazione, infine, una porta RS232 necessaria per effettuare gli upgrade -gratuiti- di software disponibili sul sito www.dvdo.com.

Conclusioni
Il VP30 è senza dubbio la migliore soluzione Hi-End per impianti ambiziosi e per appassionati delle belle immagini, e di colori vividi e naturali. L'apporto di questa macchina è davvero 'miracoloso' anche -forse soprattutto- con sorgenti di basso livello che riescono in questo modo a raggiungere una qualità prossima a quella dell'alta definizione. L'utilizzo del collegamento SDI consente poi delle performance che hanno dell'incredibile. Insomma, una macchina per veri appassionati: fatevi tentare!