Sempre meglio




Pro-Ject 6.1SB




Heinz Lichtenegger, deus ex machina della austriaca Pro-Ject ha rinnovato quasi completamente il catalogo offerto. Molte le novità introdotte, tra cui questo 6.1SB, che eredita il grande successo commerciale del 6, un giradischi che ha saputo raccogliere molti consensi a tutti i livelli. Rappresentativo 'middle-class' della nuova gamma, questo 6.1SB offre uno splendido design e un rapporto qualità/prezzo praticamente imbattibile.






La Pro-Ject è la creatura del genio di Heinz Lichtenegger, un grande appassionato di analogico che ha saputo proporre, negli anni, dei prodotti dall'eccezionale rapporto qualità/prezzo. Dobbiamo anche al modello Debut di Pro-Ject -oramai nella sua III versione e che in questo nuovo catalogo ha trovato ulteriori affinamenti- il grande successo che sta tornando ad avere il vinile. Con poco più di 200 Euro ci si porta a casa un giradischi che seppur entry-level, permette molto più che dignitosamente di rispolverare la vecchia collezione di vinile o di affacciarsi alle nuove incisioni. Anche le recenti generazioni stanno apprezzando il 'disco nero' e non pochi sono gli artisti che stanno ricominciando a stampare.
In quest'epoca, caratterizzata dalle compressioni (MP3 in primis), si sta quindi riscoprendo il piacere dell'ascolto riflessivo, del rito, della tattilità. Un disco, con la sua grande copertina, la sua innegabile comunicatività, il fatto di girare, sta facendo breccia a tutti i livelli anche grazie alla maggiore qualità che offre, senza dubbio nettamente superiore ai player MP3, ma non di meno anche al CD. La storia della Pro-Ject parte quindi da lontano e in epoche nelle quali investire sul giradischi sembrava a dir poco rischioso.
Era il 1990, quando venne introdotto il Pro-Ject 1, cui seguì il Pro-Ject 2 e il Pro-Ject 2.9.
Vennero poi introdotti molti altri modelli, tra cui il 6.9, il Perspective e l'RPM9, sia con contro-telaio flottante che su base rigida. Il catalogo Pro-Ject è stato poi sempre ricco di numerosi bracci e accessori, come i pre phono (necessari qual'ora il preamplificatore o l'amplificatore non disponga di ingresso giradischi), ampli per cuffia e alimentatori.
Dal nuovo anno la Pro-Ject ha rinnovato profondamente il catalogo (troverete maggiori informazioni nelle prime pagine della rivista tra le novità) affinando ancora la produzione e introducendo modelli che seppure esteticamente poco differenti dalla precedente serie, sono tutti frutto di nuovi studi e successivi affinamenti.

Solo un 'piatto'
Il 6.1SB è la naturale evoluzione del 6, una macchina molto apprezzata da pubblico e critica, sia per le ottime doti soniche che per una estetica molto particolare, scarna e semplice ma allo stesso tempo molto attraente.
Le soluzioni tecniche adottate in questo nuovo 6.1SB sono molte e interessanti.
Il motore, alloggiato sotto il piatto girevole vero e proprio del peso di ben 3,5 kg, è disaccoppiato meccanicamente dal basamento in MDF che a sua volta poggia su 3 piedini conici regolabili in Sorbotane. La trazione è ovviamente a cinghia ed è possibile selezionare la velocità di rotazione tra 33 e 45 giri elettronicamente o 78 giri spostando manualmente la cinghia; un circuito dotato di alimentatore esterno per evitare interferenze, provvede a dare energia al motore di trazione in AC. Nella parte posteriore del giradischi sono alloggiati due RCA placcati oro per effettuare il collegamento all'amplificatore tramite il cavo di maggior gradimento del cliente (è comunque fornito a corredo un collegamento basico). Una delle chicche di maggior spicco del 6.1SB è poi il braccio a corredo, il Project 9c in fibra di carbonio e con guscio porta-testina in alluminio a bassa massa. I cuscinetti utilizzati sono di alta precisione e il cablaggio interno è effettuato con rame mono-cristallino di elevata purezza.

'Gira' molto bene
Il 6.1SB è un ottimo giradischi. Si fa apprezzare per una buona eufonicità, unita ad un ottimo controllo della gamma bassa da una parte e una eccellente ricostruzione prospettica dall'altra. La trama sonora è rispettata e ogni strumento è sempre stabile e ottimamente a fuoco. Il braccio traccia egregiamente, ed è meccanicamente molto preciso e ciò si vede anche nella fase di taratura del sistema, semplice e senza alcuna incognita. Molte sono le testine da poter abbinare al 6.1SB, e tra queste particolarmente papabili potrebbero essere la Denon DL103 nella fascia bassa, la Sumiko Blue Point n&grad;2 nel medio prezzo o una Benz MC Glider nella fascia alta. Con esse e ovviamente a diversi livelli, si potrà di nuovo apprezzare la magia del vinile, e l'ineguagliato sound-feeling del disco, caldo, avvolgente, dettagliato, in poche parole: analogico!

Conclusioni
Il 6.1SB è un giradischi che mette insieme molte esigenze diverse. Quelle prestazionali, prima di tutto, quelle economiche poi, e non ultime quelle estetiche. Non fatichiamo infatti a definire il 6.1SB come uno dei giradischi più affascinanti attualmente in commercio, almeno nel segmento medio-basso, al quale il 6.1SB appartiene ma solo in quanto a prezzo di acquisto. Le prestazioni infatti, e questo per opera e virtù del geniale Heinz Lichtenegger, sono senza dubbio superiori, e fanno si da considerare il 6.1SB come uno dei giradischi con il miglior rapporto qualità/prezzo in commercio.