Un diamante è per sempre




B&W 802D




Le 802D di Bower & Wilkins rappresentano il diffusore di dimensioni più 'domestiche' all'interno della nuova gamma 800D con gruppo medio-alti Nautilus. A pochi mesi dal loro debutto, già si fa un gran parlare delle loro qualità soniche e qualcuno dice di non aver mai sentito di meglio!






Nello scorso numero di GammaDelta avevamo fatto, da una parte, un'esaustiva panoramica della nuova serie '800 e, dall'altra, abbiamo presentato le 803D, gli unici diffusori della gamma non dotati di testa Nautilus ma, comunque, di tweeter in diamante. Su questo numero, invece, proponiamo le casse più 'economiche' della serie 800D che adottano il gruppo Nautilus, da molti acclamato come la più grande innovazione negli ultimi 10 anni rispetto alla riproduzione della gamma medio-alta dello spettro sonoro.

Bella e possibile
In casa B&W la 802D viene definita come il modello di dimensioni più 'domestiche' tra quelle Nutilus e cosi è, visto che sopra di esse troviamo solo le 801D e le 800D, di ingombri sicuramente più generosi e costi esponenzialmente maggiori. Pertanto, le 802D, oltre a essere le più economicamente raggiungibili, sono anche quelle che molti (ma non tutti) gli appassionati possono sistemare in ambiente senza grossi problemi.
Il cabinet con cui è costruito il diffusore è assolutamente splendido, ed è frutto delle lunghe ricerche che negli anni hanno visto la B&W sviluppare sistemi proprietari di lavorazione del legno e un utilizzo assolutamente armonico delle migliori essenze, con l'obbiettivo di raggiungere dei risultati, anche stilistici, assolutamente ineguagliabili. Le 802D, ma non di meno le 801D e le 800D, sono infatti dei diffusori splendidi, in cui si alternano superfici di grande morbidità e levigatezza a un'altera sobrietà dell'insieme e concorrono a un impatto estetico davvero unico e ineguagliabile. La configurazione del diffusore è in bass-reflex con tubo di accordo flow-port (esclusivo di B&W) posto sotto il diffusore e che trova sfogo nell'intercapedine creata tra il basamento (sede, tra l'altro, del cross-over) e il mobile stesso. Due sono i woofer a corredo della 802D posti in parallelo, da 20cm e costruiti utilizzando il Rohacell, un materiale di solito impiegato nelle realizzazioni sportive, militari e spaziali, che identifica nella leggerezza e nella rigidità le sue principali peculiarità. Il midrange FST, ospitato nel gruppo medio-alti Nautilus, è uno splendido componente in Kevlar da 15cm: tra le sue particolarità c'è quella di non possedere una sospensione 'a vista'. Il tweeter con cupola in diamante da 2,5 cm, infine, è montato sulla testa, ed è sistemato in posizione avanzata rispetto a quello della vecchio insieme Nautilus e questo per compensare la differenza sia nella pendenza che nella frequenza di cross-over. A confronto della precedente '800 Nautilus, la testa ha subito alcune modifiche strutturali, tese anche ad accogliere il nuovo posizionamento del tweeter. Quest'ultimo, ospitato sotto il basamento dei diffusori, è realizzato utilizzando capacità della Mundorf appositamente realizzate per Bowers & Wilkins e appartenenti alla serie MCap Supreme. Il mobile, a cui abbiamo già accennato, è realizzato, al suo interno, seguendo le orme della tecnica Matrix, sviluppata da B&W più di due decenni fa che realizza in questa serie la sua massima maturazione. Un insieme di rinforzi, sia orizzontali che verticali, collegati tra loro attraverso un incastro a rastrelliera, donano al mobile una rigidità senza pari.

Ascolto
Le 802D sono diffusori di cui dimenticarsi. Già. La loro maggiore caratteristica è proprio quella di scomparire alla vista per rivelarsi solo all'ascolto. Spesso, davanti a diffusori con questo o quel difetto, si tende, senza volerlo, a guardare la sorgente sonora per cercare di focalizzare anche con la vista la dissintonia, quell'accordo che non sembra naturale, quel particolare imperfetto. Con le 802D semplicemente si ascolta la musica, il susseguirsi delle note, il ritmo, la voce, gli strumenti, in modo del tutto naturale e armonico.
Questo 'complimento' è forse il migliore che si possa fare a un sistema di diffusione sonora. La naturalità, infatti, è proprio ciò a cui ogni tecnologia dovrebbe mirare ma i compromessi economici, prima di tutto, e quelli estetici e funzionali in successiva analisi allontanano dall'obbiettivo. Le 802D sono naturali, scompaiono, sembrano quasi 'non sentirsi', semplicemente perchè ciò che si ascolta è proprio ciò che ci si aspetterebbe di ascoltare. Questa notazione è solo apparentemente semplice, visto che proprio dietro ogni concetto semplice si nasconde una grande complessità. è ovvio, tra l'altro, che 'dietro' le 802D devono esserci delle elettroniche (pre/finale), una sorgente (player e giradischi) e dei cavi, di alto livello, che sappiano far esprimere al meglio questi diffusori che non chiedono altro che la possibilità di emozionare.

Conclusioni
Ci sono voluti anni di ricerca e continue sperimentazioni per raggiungere un risultato così elevato. Non si può fare altro che innamorarsi delle 802D, che riescono nel difficile compito dell'armonia e della naturalezza, della limpidità e dell'analiticità senza mai sembrare eccessive, senza mai essere arroganti nè sottolineare questo o quel particolare. Un piccolo miracolo, a cui si assiste attoniti: chi le ascolta non può far altro che desiderarle, ardentemente, e quando le otterrà non si stancherà mai di loro: una compagnia perfetta!