Il giradischi eccezionale




Project Debut 3




Il giradischi è forse l'oggetto tecnologico che più di tutti sta tornando di moda. Il suo incontestabile fascino da una parte e le indiscutibili qualità sonore del vinile dall'altra, ne stanno sancendo la definitiva rinascita.






La Pro-Ject è una delle poche aziende al mondo a produrre solo giradischi e bracci di lettura; i prodotti a catalogo dell'azienda sono tutti caratterizzati dalla grande passione che il fondatore e progettista, l'austriaco Heinz Lichtenegger, infonde in ogni sua creatura. Heinz era un distributore di prodotti Hi-Fi e un grande appassionato di apparecchiature analogiche, e accarezzava da molto tempo l'idea di produrre un giradischi con una meccanica di grande precisione ad un prezzo ragionevole. Nel 1990 il suo progetto si concretizzò grazie alla realizzazione del Pro-Ject 1, un piatto molto semplice ed essenziale ma estremamente curato dal punto di vista meccanico e in grado di prestazioni audio paragonabili a prodotti di costo molto superiore. Appena uscito, il Pro-Ject 1 fu subito apprezzato dal pubblico e dalla stampa, che lo mise a livello di giradischi molto più cari; questo successo permise a Heinz di consolidare le sue linee di produzione, affidate attualmente al lavoro di 250 specialisti che, a vario titolo, si occupano esclusivamente dello sviluppo e della realizzazione dei giradischi e dei bracci di lettura. Anche in Inghilterra, patria dei piatti di qualità, presero piede i prodotti Pro-Ject, e questo spinse Heinz a migliorarsi: venne così introdotto il Pro-Ject 2 e l'ambizioso Pro-Ject 6, che ottenne anche alcuni ambiti riconoscimenti. Dopo di loro, molti sono stati i modelli che si sono avvicendati: dal Pro-Ject 6.9 al Pro-Ject 2.9, fino ad approdare alla produzione attuale che vede il succedersi di una grande varietà di modelli (13 in tutto). Dal Debut, entry-level giunto alla sua terza edizione, disponibile anche con preamplificatore Phono incorporato (Debut phono SB) e prodotto in sei diverse colorazioni (probabilmente il giradischi più venduto al mondo), fino all'eccellente 6.9 su controtelaio flottante, o al top di gamma RPM9 su base rigida. Tre i bracci a catalogo: il Pro-Ject9, il 9c e il 12c e due testine, costruite su specifiche Pro-Ject dall'americana Grado. Tra gli accessori Pro-Ject a listino, degli ottimi pre-pre Phono anche a valvole e alcuni alimentatori esterni. Oggi la Pro-Ject del poliedrico Heinz Lichtenegger è la più grande azienda di giradischi audiophile al mondo, con distribuzione in 55 Paesi, e prodotti sempre caratterizzati da un eccellente feeling sonoro.

Il Debut, un grande successo.
Il Debut, lo abbiamo appena accennato, è un giradischi vendutissimo, che viene prediletto da un'utenza giovane e amante del vinile, grazie a un prezzo al pubblico particolarmente aggressivo (290 ?) e a caratteristiche sonore di grande livello, paragonabili a una realizzazione di costo almeno doppio, se non triplo. Disponibile in nero, rosso, giallo, blu, silver e nero laccato viene fornito completo di braccio e testina (una Ortofon OM5e) ed è caratterizzato da una trazione -ovviamente- a cinghia, con velocità 33/45 giri e motore asincrono a corrente alternata, dove viene montata una puleggia metallica di grande precisione. Il blocco motore è isolato meccanicamente dallo chassis attraverso una sospensione in gomma assicurata al telaio su 4 punti e l'alimentatore è alloggiato in un box esterno in modo da rendere nulle le interferenze con il giradischi. Il braccio in dotazione è del tipo dritto da 9 pollici in alluminio, con altezza e azimuth regolabili da cui è ricavato direttamente il guscio porta-testina per evitare problemi di accoppiamento e ogni particolare meccanico è curato nei minimi dettagli. Il complesso di rotazione del piatto, per esempio, è realizzato attraverso un cuscinetto a sfere in ottone lucidato solidale con un asse in acciaio inossidabile, in modo da garantire la rotazione del piatto giradischi senza incertezze e vibrazioni. Ogni dettaglio fondamentale per il suono è quindi tenuto in massima considerazione, così da raggiungere un insieme che possa risultare il più possibile piacevole all'ascolto.

Il vinile è morto?
Viva il vinile!

Chi pensa sia anacronistico pensare 'ancora' ai vecchi dischi in vinile, compie un grosso errore di valutazione. Oltre all'indubbio piacere tattile, estetico e collezionistico, il vinile ha ancora molto da dire rispetto alla qualità sonora che è in grado di esprimere. Molti sono i seguaci di questo pensiero e sempre più numerosi sono gli appassionati che riscoprono il piacere del disco, che coinvolge un po' tutti i sensi. Le vecchie collezioni di dischi possono essere rivisitate e riscoperte grazie al Debut III, con una somma più che accettabile e risultati che lasceranno a bocca aperta. Un suono corposo, veloce e ricco di armoniche, morbido ma allo stesso tempo energetico e divertente: vi verrà voglia di ascoltare ancora e poi ancora e magari, come spesso capita a molti appassionati che ci 'ricascano', vi ritroverete a cercare vecchi e nuovi vinili e a riscoprire lo splendido sapore di un ascolto dalle eccellenti doti timbriche.