In libreria 'La Musica veglia il Tempo'




Daniel Baremboim Feltrinelli Editore




'La Musica veglia il Tempo'. Feltrinelli Editore






Davvero interessante questo libro del direttore d'orchestra Daniel Baremboim. Un continuo alternarsi tra storie di musica e storie di vita, in una incessante trama intessuta tra filosofia ed esistenza.
Una trattazione che non si limita ad analizzare con mero tecnicismo la musica, ma ne ispeziona la struttura, gli elementi, le componenti, separando le une dalle altre per ingrandirle fino a scoprirne ogni segreto, affermando - senza incertezze - che nulla ha significato isolatamente; e solo la comprensione del tutto chiarisce la libertà dell'espressione musicale.
Questo libro, probabilmente, potrebbe essere di gran di interesse per il pubblico 'audiofilo', abituale lettore di queste pagine.
E per la prima volta, come direttore di questo foglio, voglio esortare i lettori a riflettere sul contenuto di questo scritto. Baremboim, analizza, studia il silenzio come parte integrante della musica, e lo fa in modo struggente e puntualissimo.
Il 'silenzio' è la vita e la morte della nota, nell'attesa di un nuovo suono e di una nuova vita, parte dell'essenza stessa della musica stessa.
Ho sempre amato questo concetto di base, ponendolo in antitesi ai sostenitori dell'Analiticità, del Particolare sonoro, e per le tante altre caratteristiche che compongono la 'nomenclatura' descrittiva durante un ascolto 'audiophile'.
Sono certo soggettive e affascinanti, ma non possono prescindere dal 'rispetto del silenzio' che tutti gli strumenti di riproduzione devono avere. Facendoci attenzione, non ho mai sentito parlare alcun appassionato del 'silenzio' in una catena di riproduzione audio.
Ho visto tanta soddisfazione sui volti degli appassionati nel dichiarare la potenza del proprio amplificatore; mai nel descriverne la 'silenziosità'. Di questo concetto abbiamo discusso accademicamente più volte con Lorenzo Zen (nostro collaboratore ed uno dei più navigati 'addetti ai lavori' oggi in circolazione) ed io. Lui la chiama 'l'arte del silenzio', da cui è avulsa la maggior parte del popolo audiofilo. Baremboim lo descrive con incredibile semplicità, come fosse la cosa più naturale del mondo. Un punto di vista, quello del grande maestro, stimolante e riflessivo, e quello che mi ha colpito particolarmente tra tanti altri egualmente interessanti. In questo libro, infatti, si parla -soprattutto- di vita, di musica, di filosofia e di politica. Sempre con intensità e passione. Spassionatamente consigliabile.

Giancarlo Valletta