In libreria 'io c'ero'




Mark Paytress Giunti Editore




'Io c'ero'. I più grandi show della storia del Rock & Pop Giunti Editore






Che abbiate 15 o 75 anni è secondario; decisivo è un grande amore per la musica, quella Rock in particolare, del suo popolo multicolore e senza età; dei suoi epici raduni, dei suoi controversi, ma sempre umani interpreti. Questo libro ve ne parla con le immagini, più che con le parole; ve ne parla attraverso i concerti tenuti in tutto il mondo, nell'arco di mezzo secolo. Questo libro è anche l'occasione per vedere come, attraverso il rock ed i suoi show, sono cambiati costume, sensibilità, percezione del mondo. I concerti partono dai '50, e quegli anni vedono esibirsi Elvis Presley, Nat King Cole, Billie Holiday, tre colossi destinati all'immortalità. I Sessanta sono decisivi per il Rock e seminali per il pop: arrivano i Beatles. I protagonisti delle pagine dedicate al decennio annoverano: Miles Davis, Gil Evans, James Brown, Beatles, Rolling Stones, Who, quindi Bob Dylan con i suoi Hawks. Non c'è solo il rock o il pop, c'è la 'Voce' per eccellenza: Frank Sinatra che echeggia da Las Vegas con Sammy Davis Jr. e Dean Martin. Comincia la stagione dei grandi concerti. Nel giugno 1967, a Monterey, in California, si svolge uno dei primi genuini, raduni rock, con musicisti in quel momento al top della loro carriera: Eric Burdon and The Animals, Simon & Garfunkel, Canned Heat, Steve Miller Band, The Byrds, Jefferson Airplane, Otis Redding (che morirà cadendo con l'aereo tornando proprio dal concerto), Buffalo Springfield (con Neil Young e Steve Stills), Who, Gratefuld Dead, Jimi Hendrix Experience, Mamas & Papas.
1968, Royal Albert Hall di Londra, i Cream dicono addio al loro pubblico con un memorabile concerto. Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker non suoneranno più assieme. Il '69 è l'anno del concerto dei concerti, il festival dei festival: Woodstock. Non solo darà l'impronta a quella che sarà appunto chiamata la Woodstock Generation. Da ricordare: Who, Hendrix, Baez, C.S.N.&Y., Jefferson Airplane, Janis Joplin, Sly & Family Stone. Irripetibili le performances degli 'esordienti' Joe Cocker, i Ten Years After, Carlos Santana. Appena un anno dopo, in Europa stavolta, il Festival dell'Isola di Wight. Anche in questo caso, cast di prim'ordine: ancora Hendrix (memorabili le sue versioni dell'inno britannico e di Sgt. Peppers dei Beatles, oltre che di una fulminante Johnny B. Goode di Chuck Berry) e Who, quindi Chicago, Family, Procol Harum, Joni Mitchell, Miles Davis, Emerson, Lake & Palmer, Doors, Free, Donovan, Moody Blues, Jethro Tull, Leonard Cohen. Gli anni Sessanta se ne sono andati; Hendrix di lì a poco. Saltando direttamente al 1971 incontriamo il primo, grande raduno rock di beneficenza: al Madison Square Garden di NY, l'ex-beatle George Harrison chiama i suoi amici per il Concert for Bangla Desh al quale partecipano, il suo collega, amico e 'guru' Ravi Shankar, Ringo Starr, Eric Clapton, Bob Dylan, Leon Russell, Billy Preston. Tra i concerti più recenti di rilievo storico - con in mezzo il Live Aid del 1985 - Paul McCartney sulla Piazza Rossa di Mosca nel 2003. Certo non è stata la musica a tirar giù il Muro, ma qualche mattone sicuramente l'ha frantumato.