In libreria Progressive & Underground




Cesare Rizzi Giunti Editore




Cesare Rizzi Progressive & Underground Giunti Editore






Progressive & Undergrund racchiude in due sole parole e in una serie di schede, come fossero camei piccoli e preziosi, la storia di un rock fascinoso e suggestivo, eppure sfuggente. Un libro che si avventura dentro un passato variegato e colorato a tinte pastello, grigio e rosa, le sole che possano dipingere una realtà sfumata e fiabesca, insieme intima ed espressiva, colta e ricca di simbolismi. è la storia di un momento della musica rock, il rock Progressive, appunto, che iniziò e si esaurì negli anni Settanta e fu tipico ed esclusivo dell'Europa, incoronando un'epoca, trovandone un senso e un luogo.
Una specie musicale inedita, gemmazione spontanea di semi vicini e lontani, uniti da una sensibilità comune, e per certi aspetti inconsapevole, che l'autore definisce Terra di Mezzo. Una Terra che è sogno, paesaggi e figure surreali, che rappresentano prima di tutto il trionfo della mente sull'istinto, la riflessione sulla ribellione, che avevano caratterizzato fino a quel momento la musica rock tradizionale. Cesare Rizzi esplora tutto questo, il fenomeno e i singoli, in una raccolta esemplare e preziosa di carattere e gusto enciclopedico. Ecco allora scorrere fra le pagine del volume artisti e gruppi di un passato sempre vicino, presente, in bella mostra di sè, che si affacciano come in vetrina da 188 schede colorate, in cui compaiono, nitide e plastiche, le copertine storiche più rare, le foto più ricercate e suggestive. Una rassegna colta e mai definitiva che l'autore esplora con curiosità e competenza offrendo ai lettori un panorama unico dalle tinte eterogenee eppure stranamente affini. E lo fa fornendo tracce biografiche e valutazioni dei dischi, soffermandosi con attenzione sul panorama italiano attraverso 43 schede dedicate che racchiudono i modi della nostra storia musicale di quegli anni. Giunto ormai alla sua sesta ristampa è un volume che merita attenzione, per i suoi colori, per quel senso di ricostruzione e sintesi che ha il sapore e l'eco della grande storiografia.