Nero come il carbonio




Fatman iTube Valve Dock Carbon Ed




La linea di prodotti Fatman copre praticamente ogni esigenza sia prestazionale che economica. Questo amplificatore ibrido con docking station incorporata per iPod, oltre a essere potente e di grande qualità, permette, con un ingombro modesto, di sonorizzare molto piacevolmente l'ambiente, grazie a un suono che non smetterà mai di stupirvi, qualsiasi sia la sorgente.






James Roth, geniale manager, è la mente pensante che muove le fila della Fatman e della sua 'gemella' Roth audio. Egli, utilizzando da una parte la grande esperienza maturata con TL Audio (azienda leader nella produzione di elettroniche professionali a valvole), e dall'altra il suo innato genio creativo, ha ideato la linea iTube di apparecchi a tubi, originali e di grande qualità. In grado di amplificare anche l'iPod, questi ultimi finalmente offrono qualche cosa di nuovo su un mercato fin troppo stagnante e con pochi spunti creativi. Sono così nati l'iTube Valve Dock e il Carbon Edition in prova, ibridi valvole/mosfet ed entrambi disponibili anche con una coppia di diffusori finemente laccati neri, l'iTube 182 (provato sullo scorso numero 14 di Gammadelta), l'iTube 252 eccellente compromesso tra un amplificatore no-compromise e un prezzo tutto sommato ragionevole, il grandioso iTube 402 e, infine, il top di gamma Mothership, ambizioso tre telai costituito da un preamplificatore e due finali mono. Tutti, con la sola esclusione del Carbon Edition, che lo possiede integrato, sono dotati di una docking station per iPod separata e completamente telecomandabile; ciò per venire incontro alla sempre crescente esigenza di amplificazioni di qualità per il player Apple, ogni giorno più presente nella vita quotidiana, e che sta letteralmente rivoluzionando il modo di fruire i contenuti musicali e video. A proposito di quest'ultimo, la docking Fatman in dotazione a tutti i modelli - ma non di meno il Carbon oggetto della prova - sono forniti di uscita SVideo per fruire di qualsiasi tipo di contenuto all'interno dell'iPod.

Obiettivo ambizioso
Il Carbon Edition, uno scalino sopra l'entry-level iTube Valve Dock, si contraddistingue prima di tutto per un'estetica molto affascinante, soprattutto grazie alla finitura dello chassis in acciaio nero carbonio, che lo rende praticamente unico nel suo genere. Altra particolarità è l'occhio magico di vecchia memoria, che veniva utilizzato per la sintonia delle radio a valvole dei nostri nonni. Nel Fatman Carbon Edition è invece un Vu-meter, un misuratore di livello che ha sopratutto una veste estetica piuttosto funzionale e che dona all'apparecchio, insieme alle due valvole che partecipano alla preamplificazione del segnale (2XECC85), un aspetto davvero esclusivo e assolutamente attraente. Un'altra caratteristica da non sottovalutare del Carbon Edition è la sua compattezza. In un solo telaio, infatti, troviamo un vero e proprio amplificatore stereofonico, che nulla ha da invidiare a molti nomi blasonati, e una docking station per iPod con telecomando. Una soluzione all-in-one di qualità che ben si presta a molte installazioni dove si voglia concentrare tutto in un solo posto. L'iTube Valve Dock o gli altri amplificatori della serie Fatman hanno invece la docking separata e si prestano a installazioni che preferibilmente prevedano la collocazione del supporto e dell'iPod in un posto diverso rispetto a quello dove si installerà l'amplificatore vero e proprio. Esigenze diverse e gusti diversi, ai quali James Roth ha voluto trovare sempre una risposta. Il Carbon Edition è quindi un 'vero e proprio' amplificatore stereo Hi-Fi da 25 W per canale, dotato di tecnologia ibrida valvole/mosfet, di 2 ingressi linea ai quali poter collegare qualsiasi sorgente, dal lettore di CD alla radio, e commutabili attraverso la manopola sul pannello frontale, dove trova posto anche la regolazione del volume e l'interruttore di alimentazione. Le valvole, oltre a essere protette - come del resto anche la docking - da un roll-bar in acciaio inox, possono essere anche preservate attraverso un coperchio in metallo nero forato fornito a corredo. Tale accorgimento permette sia di preservare l'integrità dei tubi che le dita dei curiosi che ignorano o non ricordano quanto le valvole possano scottare.

Ascolto
Il Carbon Edition è disponibile sia senza diffusori che con una coppia di casse a due vie laccate nere. Con esse è possibile raggiungere un buon livello d'ascolto, inteso come qualità. La fruizione è piacevole e scorre via tranquilla; il Fatman si scopre intrigante intrattenitore e una piacevole conquista verso una qualità che forse molti abitudinari fruitori dell'iPod neanche immaginano. L'abbinamento che consigliamo, laddove lo spazio e le possibilità lo consentano, è con una coppia di diffusori 686 della B&W. Con essi, che fanno parte della neonata Serie 600, si ottengono delle prestazioni che è poco definire entusiasmanti. I 25 W del Carbon Edition vengono fuori in modo prepotente e l'ascolto si fa più denso e interessante, molto più completo di quanto non si ottenga con i diffusori Fatman. Ma certo il paragone non si può neanche fare, tra casse di dimensioni e costi assolutamente non paragonabili. Anche l'iPod, che ancora qualche scettico guarda con riluttanza, riesce a restituire una qualità di ascolto e una fruibilità unici. La comodità del sistema è poi ai massimi vertici. Basta accendere e inserire l'iPod per ascoltare musica, con una qualità che sicuramente stupirà chiunque.

Conclusioni
Il Fatman Carbon Edition è un amplificatore 'anche' per iPod dalle prestazioni uniche. Potente e di grande qualità, riesce a intrattenere affascinando l'ascoltatore con il proprio suono, caldo e avvolgente e che farà riscoprire a molti il piacere dell'Hi Fi tramite un ascolto pulito, affascinante, coinvolgente e in grado di emozionare come sa emozionare la musica.



L'intervista
James Roth

James Roth è il Product Manager di Fatman e Roth audio. Esperto di sviluppo, marketing e vendita di prodotti sia di alto livello che di consumo, è stato uno dei primi a intuire le straordinarie potenzialità in ambito High-End offerte dall'iPod, ideando e realizzando prodotti di grande successo commerciale. La persona giusta da ascoltare in questo numero di Gammadelta, per capire come e perchè iPod e alta fedeltà sono parole che stanno bene insieme.

Gammadelta: Come le è venuta l'idea di creare gli apparecchi Fatman?
James Roth: Ho lavorato a lungo nel settore audio, sia con apparecchi di alto livello, che di consumo. Posso dire di avere una grande esperienza per quanto riguarda lo sviluppo, il marketing e la vendita di un prodotto. Dopo aver lasciato la Harman International, dove per quattro anni ho ricoperto il ruolo di amministratore delegato della Harman Consumer inglese (Harman/Kardon, JBL, Infinity), ho iniziato a lavorare come consulente per il gruppo Opposition, per il quale mi occupavo di pubblicizzare e supportare i marchi d'oltreoceano interessati ad accedere al mercato europeo. Proprio allora cominciai a rendermi conto del grandissimo interesse del mercato verso gli iPod e capii che quel settore poteva rappresentare una vera e propria opportunità. Ne parlai con Tony Larking, proprietario della TL Audio (www.tlaudio.co.uk), azienda di tutto rispetto nello sviluppo di apparecchi a valvole utilizzati negli studi di registrazione, e fu proprio allora che decidemmo di fondare la Fatman. Dopo un buon successo iniziale, abbiamo ampliato la nostra sfera di attività cominciando, già dal primo anno - l'anno scorso -, a distribuire prodotti in oltre 40 Paesi, nei quali abbiamo spedito migliaia di articoli. Ci siamo aggiudicati anche diversi premi del settore industriale, conferiti sia dalla stampa che dagli ambienti commerciali.
Direi che il processo di sviluppo di un prodotto è sempre lo stesso in tutte le più grandi società: diamo semplicemente ascolto ai nostri clienti. E poi passiamo un bel po' di tempo nei pub a discutere le nuove idee.... e io pago da bere!
Gammadelta: Qual è la tua esperienza: sei un appassionato di musica e di apparecchi audio, o è solo una questione di lavoro?
James Roth: Entrambe le cose. Da giovane suonavo la tromba in una band; poi ho iniziato a lavorare negli studi di registrazione di Londra e New York e alla fine sono entrato alla Alesis, un'azienda americana che produceva apparecchi per la registrazione, sintetizzatori di ritmi etc. La Alesis divenne presto una delle aziende più importanti del settore e devo dire che quello fu proprio un bel periodo: viaggiavo spesso tra Los Angeles e l'Europa, perchè nel frattempo ero diventato il Direttore delle vendite internazionali. Dopo di che fui chiamato alla Harman, dove con Simon Blackwood inventammo lo Spirit-by-Soundcraft (per le console del mixaggio), e ancora una volta ci ritrovammo ad aver creato il marchio più famoso del settore. Quattro anni più tardi, alla Barman, mi venne affidato un ruolo più istituzionale e successivamente lasciai quest'azienda e cominciai a lavorare per il Governo Britannico. Qualche tempo dopo, però, mi richiamarono alla Harman per affidarmi le operations relative ai prodotti di consumo in Gran Bretagna. Comunque in tutto questo tempo ho sempre continuato ad ascoltare musica e da un po' di anni, da quando mi sono sposato con Debbie e dopo la nascita dei due bambini (William di 5 anni e Charlotte di 2), abbiamo ripreso ad andare ai concerti. Mi auguro che i bambini comincino presto a studiare il piano. Posso anche vantare delle origini musicali, perchè mio nonno era un violoncellista della Royal Philarmonic Orchestra, oltre che un musicista ad alti livelli. Con il fratello Nick, che era violinista, crearono prima il trio Roth, poi il quartetto Roth e così via. Anche altri componenti della mia famiglia suonavano in grandi orchestre ed erano a buon diritto noti anche come solisti. Mia sorella è una clarinista e insegna ai bambini. Altri parenti, che vivono in Olanda, compongono musica. Dunque è vero che la musica per me è soprattutto una questione di lavoro, ma ce l'ho senza dubbio anche nel sangue.
Gammadelta: Qual è la filosofia dei prodotti Roth & Fatman, da un punto di vista progettuale?
James Roth: è semplice. Il nostro obiettivo è creare il miglior prodotto possibile al prezzo più concorrenziale. Prima di entrare in produzione, un prodotto deve dimostrare di avere le migliori caratteristiche da un punto di vista audio, ma anche in relazione al suo prezzo di vendita, deve inoltre avere una bella linea, o presentare delle qualità uniche. Se salta fuori qualche errore è tutta colpa mia e non delle persone in gamba, tra cui alcuni amici, che lavorano con me. Finora è andato sempre tutto bene. Attualmente abbiamo diversi progetti aperti in Europa, Asia e in Estremo Oriente che vedono coinvolti vari team di ingegneri. A dicembre uscirà una nuova serie di amplificatori per chitarra, proprio perchè abbiamo portato la Roth Audio ad alti livelli, anche se lo spirito con cui progettiamo è sempre lo stesso dei prodotti di consumo: realizzare il miglior prodotto possibile in termini di rapporto qualità/prezzo.
Gammadelta: Come siete arrivati a un prodotto così ambizioso come il Mothership? Che tipo di sbocco avrà sul mercato?
James Roth: Il Mothership è nato semplicemente perchè il mercato lo richiedeva (così come il Roth MC8 e il MC12.1 che dovrebbero essere presto disponibili). Se riusciamo a creare un 'mostro' come il Mothership e renderlo ancora conveniente siamo sulla strada giusta. La verità è che, per quanto riguarda questi prodotti piuttosto complessi e un po' più costosi, sembra proprio che il mercato stia crescendo, a giudicare dalle vendite in generale dei nostri prodotti. Siamo in contatto con alcuni dei maggiori istituti di credito, come ad esempio la Credit-Suisse bank, la Royal Bank Of Scotland, etc. Le persone che lavorano in queste banche hanno un bel po' di soldi da spendere... speriamo per i nostri prodotti!
Gammadelta: Quali sono i progetti futuri della Roth audio & Fatman? Qualche anticipazione?
James Roth: Abbiamo in produzione degli apparecchi veramente speciali, di entrambi i marchi, che usciranno presto sul mercato... nel prossimo mese di dicembre introdurremo ALFIE, un all-in-one davvero particolare con una estetica mozzafiato. Per quanto riguarda la Fatman, abbiamo qualcosa di veramente eccezionale che uscirà sul mercato all'inizio del 2008 e di cui al momento non posso anticipare nulla, proprio perchè è troppo speciale...ma siamo sicuri che la gente comincerà presto ad amarlo.