Giuste combinazioni




B&W | Classè 802D | Serie Delta




Per la prima volta su Gammadelta, esaminiamo un impianto completo in grado di soddisfare le più elevate esigenze qualitative, ma anche nello stesso tempo capace di crescere attraverso una serie di upgrade ben ponderati.






Ancora non avevamo mai proposto ai lettori, sempre più numerosi e appassionati e che mai smettiamo di ringraziare per le continue attestazioni di stima, un impianto completo; nel formulare questa idea all'interno della redazione ci siamo resi conto che la cosa non solo era - ovviamente - possibile ma che all'appassionato avremmo potuto dare ampio margine di manovra, facendolo scegliere tra configurazioni e conseguentemente prezzi molto diversi.
Tutto ciò nell'ottica del 'miglioramento possibile', attraverso up-grade di vario livello, e con conseguenti diversi potenziamenti dell'impianto.

Posta alta
I diffusori della Serie 800 sono un presupposto quasi irrinunciabile e le 802D rappresentano il giusto mix tra dimensioni, prestazioni e costo tra i prodotti di prima classe assoluta. Una valida alternativa potrebbero essere le 803D insignite del premio EISA nel 2005 come migliori diffusori Hi-End e con un prezzo decisamente inferiore. Del gruppo B&W fa parte da circa tre anni la canadese Classè, e il nuovo range di elettroniche della Serie Delta è senza dubbio il più indicato per le nostre combinazioni.
Se è vero, infatti, che nelle estenuanti sedute di ascolto, tenute sia in casa Classè che alla B&W, per perfezionare i prodotti si utilizzano diversi tipi di diffusori/elettroniche, è altrettanto vero che la "normale" progettazione avviene adoperando in casa Classè diffusori B&W e viceversa. Sono quindi senza dubbio ottimizzati l'un per l'altro, e possiedono simili caratteristiche sonore. Era quindi naturale che la scelta cadesse su Classè.
E altrettanto possiamo affermare per i tavolini porta-elettroniche da utilizzare, che appartengono alla nuova e prestigiosa serie Hyperspike di Solidsteel nella sua variante per elettroniche Classè, costruita e sagomata per accompagnare le linee morbide della Serie Delta.
I cavi proposti sono ovviamente della Audioquest, azienda americana leader prima di tutto nello sviluppo, poi nella realizzazione di cavi speciali per i "nostri" usi. L'ampio catalogo ci ha aiutato a costruire più di una soluzione in grado di venire incontro a tutte le possibili esigenze.

Soluzione diversa
Piuttosto che utilizzare le solite configurazioni siamo voluti partire, per l'impianto top che presentiamo, da un'idea diversa e originale, che probabilmente interesserà molti appassionati.
Oltre, infatti, alla sorgente top di gamma CDP-202 e al pre CP-700, abbiamo voluto adottare due finali stereo CA-2200. Per realizzare una configurazione di multiamplificazione passiva, che permetta di dedicare una sezione del finale alla sola amplificazione della gamma bassa, e l'altra a quella della gamma medio/alta.
Dovranno essere rimossi i ponticelli del bi-wiring sui diffusori, e dovrà poi essere connesso un canale dell'amplificatore alla sezione bassi e uno a quella dei medio/alti. Conseguentemente entrambe gli ingressi del CA-2200 dovranno fare capo allo stesso segnale L o R emesso dal preamplificatore.
Il CP-700 ci dà questa possibilità, avendo 2 uscite per ogni canale; necessari saranno due cavi, ma la loro lunghezza risulterà assai meno critica di quanto non lo sia quella relativa alle connessioni di potenza. In questo caso, poi, si raggiungerà l'amplificatore con collegamenti bilanciati, praticamente insensibili alla distanza, realizzando la migliore tipologia possibile di connessione tra preamplificatore e finale.

Tante soluzioni
Abbiamo così composto il nostro impianto top, che sarà equipaggiato con una coppia di CA-2200, un
CP-700, un CDP-202, alloggiati su tavolini Hyperspike. I primi su basi appositamente realizzate per i finali, gli altri su un tavolino porta-elettroniche anch'esso sagomato per Classè Serie Delta.
Come potete notare dalle fotografie, il tavolino permette la giusta distanza tra un piano e l'altro, con un notevole impatto estetico; questo grazie alla possibilità di disporre di torrette di altezze diverse, che nel caso di Classè sono di 16,5cm per le elettroniche e 24cm per il finale. Sono comunque disponibili numerose altre misure in modo da adattare Hyperspike a qualsiasi elettronica presente in commercio. Veniamo ai cavi, ovviamente scelti nel folto catalogo Audioquest; a dire il vero abbiamo addirittura scomodato il geniale Bill Low, deus-ex-machina del colosso americano, per farci consigliare i migliori cavi per questa particolare configurazione. Per quanto riguarda le connessioni di potenza, e la cui lunghezza non dovrebbe superare i 75cm, due sono state le scelte che ci ha prospettato: una di minore impegno economico con i CV-8, e una di livello assoluto rappresentata dai K2, che sono gli unici cavi per diffusori completamente in argento e dotati di sistema DBS.
Anche i CV-8 venduti in coppie già terminate hanno il sistema DBS, ma sono anche i cavi più costosi ad essere disponibili a metraggio senza le batterie, e a risultare, in questa configurazione, i migliori in quanto a rapporto qualità/prezzo. Per trasportare il segnale, invece, ci ha suggerito gli Extreme SKY da 0,75m sorgente-pre e da 2mt o più, secondo le esigenze, tra il pre e i finali. Una scelta meno onerosa ma comunque capace di garantire eccellenti risultati è rappresentata dal Columbia o dal Niagara, entrambi caratterizzati da un ottimo rapporto qualità prezzo.
Molte, quindi, le scelte possibili tra i cavi, ma altrettanto tra le elettroniche. Si possono inizialmente preferire le più economiche CDP-102 e CP-500, mentre per i finali è possibile optare per una coppia di meno onerosi CA-2100 o un singolo CA-2200 con la possibilità del raddoppio in un qualsiasi momento. Ci si può certo fermare anche ad un singolo
CA-2200 o CA-2100 utilizzati in stereo, ma in questo caso il budget da allocare per la connessione di potenza dovrà essere per forza di cosa superiore, considerando anche la maggiore lunghezza necessaria. Sarebbe forse meglio acquistare subito un secondo finale e optare per cavi economici come i CV-8, il risultato finale premierà senza dubbio; nulla vieta di sostituire questi ultimi in una prospettiva futura.

Ascolto
Abbiamo condotto la prova d'ascolto utilizzando la configurazione con singolo finale, doppio finale, con due sorgenti diverse, e con diversi cavi, lasciando come punti fermi - era impensabile formulare un giudizio tutti contro tutti - il preamplificatore CP-700 e i diffusori 802D. La configurazione top che prevede i migliori cavi, i due finali e il CDP202 è davvero una soluzione eccezionale. Ritmica, divertente, possente, con una dinamica impressionante e una capacità di riprodurre tutti i piani sonori, che lascia semplicemente sbigottiti. E ciò che più affascina e conquista è l'incredibile attitudine a riprodurre qualsiasi cosa, ogni qualità di supporto - anche pessima - senza nessun problema e senza che l'ascolto diventi pesante e fastidioso. La voce, il medio dello spettro, è splendido, delineato, energetico al punto da percepire fisicamente il cantante tra i diffusori, diffusori che scompaiono letteralmente aumentando vertiginosamente la grandezza della sala che si riempie di armoniche, di strumenti, di artisti. Il sistema è assoluto e si gode davvero di ogni tipo di musica senza pensare all'apparato di riproduzione in quanto tale. La "menomazione" meno grave è la sostituzione dei cavi di potenza con i più economici CV-8: le cose cambiano molto poco, essendo cortissima la tratta, solo una lieve diminuzione nella definizione e nell'apertura e profondità del campo sonoro; di simile entità, anche se più marcata, la differenza tra i cavi di segnale pre-finale SKY e i Columbia, mentre un po' più evidente diventa utilizzando i Niagara. Ben diverso è invece il collegamento CD-pre, molto più sensibile alla qualità del trasporto; sostituendo lo SKY con gli altri due si assiste a una perdita di immagine e definizione via via più marcata e questo è il cavo quello sul quale investire da subito, se si può, altrimenti è meglio optare per un Columbia in questa tratta e un Niagara sulle altre, ottenendo un ottimo bilanciamento tra prestazioni e prezzo.
Utilizzando un solo finale, per quanto si ottenga una performance di assoluto rilievo e abbastanza simile a quella con il doppio finale, si perde in potenza, definizione dei piani sonori e contorno dei dettagli. Sembra tutto meno reale e si ha una seppur lieve sensazione di "riproduzione"; diminuisce - ma questo è ovvio - il controllo a scapito un po' di tutti i parametri sonori ed è come se si avesse a disposizione meno energia e prontezza dinamica, seppure la somma matematica della potenza rimanga esattamente la stessa.

Conclusioni
Un sistema top "tutto" B&W Group, davvero coinvolgente ed entusiasmante, con la rara caratteristica di saper riprodurre senza nessun problema qualsiasi genere musicale e qualsiasi qualità di incisione. Jazz, pop, rock, classica, il "coordinato" - fateci passare una espressione dal sapore vintage -, esprime la musica in quanto tale, il piacere all'ascolto, le sensazioni, le emozioni. Coinvolge e appassiona come difficilmente ci era capitato di ascoltare e, se rivogliamo l'attenzione al costo finale ci accorgiamo che sebbene molto elevato, il prezzo della configurazione top non sfiora neanche le vette delle realizzazioni hi-end tout court. La possibilità poi di procedere con miglioramenti graduali acquistando una prima configurazione base per poi inserire nel sistema un secondo finale o cavi migliori è senza dubbio un altro aspetto molto interessante di questa eccellente soluzione che non smetterà mai di stupire gli appassionati di musica.