Il software di riferimento




 




Apro questo nuovo appuntamento con una piccola polemica. In varie occasioni abbiamo affrontato le problematiche legate al mondo del software multicanale e chi ci segue regolarmente si sarà accorto che sono un grande sostenitore di questi prodotti, dal SACD al DVD Audio fino ai CD/DVD con traccia musicale DTS.






Audio

Torno sull'argomento dopo aver constatato con orrore che nessuna rivista di Hi-Fi italiana ha recensito 'Love', il DVD Audio dei Beatles.
O meglio, le recensioni di tale prodotto sono state regolarmente inserite nelle rubriche dedicate alla musica, ma solo ed esclusivamente affrontando gli aspetti musicali, come un qualsiasi CD. La cosa mi ha davvero stupito e indispettito.
Un evento così importante è stato totalmente ignorato dai colleghi recensori e mi sorge il dubbio che nemmeno sapessero dell'esistenza della versione deluxe di 'Love', quella contenente il CD + il DVD Audio con le codifiche audio stereo e multicanale in alta risoluzione. Sono ormai convinto che i supporti ad alta risoluzione abbiano avuto scarso successo proprio a causa del pessimo trattamento ricevuto dagli addetti ai lavori, quei giornalisti musicali che ascoltano la musica senza avere alcuna cognizione (e passione) per l'ascolto di qualità, pur scrivendo per le 'più autorevoli' riviste di alta fedeltà. Possibile che nessuno (tranne Gammadelta!) abbia avuto la curiosità di ascoltare e descrivere il DVD Audio dei Beatles? Che tristezza! E pensare che si tratta di un prodotto tecnicamente e artisticamente straordinario, che anticipa un probabile lavoro di remastering su tutto il catalogo Beatles.
Questo disinteresse è, a mio avviso, gravissimo perchè proprio da una rivista di Hi-Fi mi aspetto sull'argomento un'informazione completa e precisa, mentre in realtà vedo un sacco di spazio dedicato a titoli di scarsissimo interesse musicale e tecnico. La verità, che ancora oggi mi sconvolge, è che alcuni critici delle testate di alta fedeltà scrivono di 'QUALITà TECNICA' pur avendo in casa impianti di mediocre o pessima qualità!
Questa vicenda deve far riflettere, perchè il futuro dell'audio High Resolution è incerto: cosa accadrà con i DVD HD e con i Blue-ray se il mondo discografico decidesse di utilizzare questi supporti per la musica e quindi per il multicanale e lo stereo ad altissima qualità? Certo è che l'esperienza fallimentare con il SACD e il DVD audio non aiuterà lo sviluppo di ulteriori sistemi dedicati alla musica. Però è bene che il pubblico italiano sappia - contrariamente a quanto sostengono alcuni colleghi delle già citate riviste Hi-Fi - che SACD e DVD Audio non spariscono affatto, anche se è probabile che rimarranno circoscritti a pochi titoli dedicati principalmente alla classica, al jazz e alle ristampe di famosi album pop-rock del passato. Ottime notizie ci arrivano ad esempio dal gruppo EMI Virgin, che ha iniziato a ristampare l'intera discografia dei Genesis con titoli accuratamente rimasterizzati e riproposti nel formato ibrido CD/SACD (Stereo e Surround 5.1) + DVD Video, un lavoro iniziato con grandi risultati tecnici con la discografia dei Depeche Mode. Sebbene le prime uscite siano dedicate ai dischi artisticamente meno rappresentativi dei Genesis, entro l'inizio del 2008 saranno disponibili anche gli album più belli e amati del gruppo, quelli con Peter Gabriel. Altro esempio interessante di remastering ci arriva dalla Rhino, che ha ristampato l'intera discografia dei Doors in titoli a doppio supporto, CD + DVD Audio con traccia stereo e 5.1. Se poi consideriamo che in questi anni sono stati ristampati in SACD alcuni tra i dischi più belli di Elton John, Moody Blues, Rolling Stones, Peter Gabriel, David Bowie, ecc., in fondo le possibilità di possedere titoli interessanti non mancano. Per non parlare delle pubblicazioni in ambito classico, dove soprattutto il SACD vanta un gran numero di titoli di notevole valore tecnico/artistico. Per chiudere un'ultima considerazione, che contrasta con quanto sostengono gli amici/colleghi giornalisti italiani sui supporti ad alta risoluzione, riguarda la produzione di macchine dedicate che continua incessantemente e che è inerente non solo agli apparecchi di alta gamma. Mi sembra paradossale che i costruttori continuino a investire su un formato in agonia. Staremo a vedere... Nel frattempo, polemiche a parte, vi segnalo alcuni titoli 'storici' a mio avviso imperdibili.

'Days of future passed' è certamente il lavoro più ambizioso e riuscito dei Moody Blues, diviso - in piena era psichedelica - insieme alla London Festival Orchestra diretta da Peter Knight. Pubblicato originariamente nel 1967 è stato tra i primissimi album orchestrali nella storia del rock e, fatto curioso, un disco fortemente voluto dalla Decca per lanciare la stereofonia. Si tratta di un grande album con i Moody Blues in stato di grazia, protagonisti di un'epopea tra rock, pop e psichedelia al culmine artistico con brani rimasti leggendari, come 'Nights in white satin' e 'Tuesday afternoon'. Questa bellissima deluxe edition fa parte di una serie di ristampe realizzate dalla Universal in SACD ibrido dei migliori titoli del gruppo, e presenta il remaster in stereo e multicanale 5.1, quest'ultimo rielaborato sulla base del mix realizzato nel 1972 per l'edizione del disco quadrifonico. Il risultato è davvero eccellente e dimostra le potenzialità del sistema DSD per riportare allo splendore originale registrazioni analogiche di qualità. Riascoltare oggi in SACD una perla indimenticabile come 'Nights in white satin' fa davvero venire i brividi, ed è soprattutto in Surround che si percepiscono di più le immaginifiche visioni musicali del gruppo. Nel secondo CD sono contenuti bonus track rari e mai pubblicati prima in CD, alcuni live, altri in studio più una curiosa versione mono dell'intero disco presa dal master originale Decca.
Dei Carpenters si può dire che, con la loro leggerezza e disimpegno pop, erano in netto contrasto con gli eccessi del mondo rock dei primi anni Settanta. Eppure, a riascoltarle oggi, alcune delle loro canzoni sono tutt'altro che banali, interpretate con classe e arrangiate con uno stile che ha poco da invidiare al miglior Burt Bacharach. I Carpenters erano in realtà un duo e nel giro di pochi anni piazzarono una serie impressionante di hit in tutto il mondo, con diversi numeri 1 negli States, tutti compresi in questa collection, che lo stesso Richard Carpenter ha voluto supervisionare per il remaster. Il disco è un SACD ibrido con traccia in alta risoluzione sia Surround 5.1 che Stereo ed è stata curata nel missaggio multicanale dal leggendario Al Schmitt. Grazie alla bontà delle registrazioni originali, il SACD sfodera un suono splendido, con una voce in primissimo piano e perfettamente focalizzata e strumenti molto naturali. Un CD sorprendente che mostra, come già evidenziato con i Moody Blues, che master vecchi di trenta e più anni possono suonare in modo anche superiore a tante registrazioni di oggi, falsate da effetti e artifici che spesso ne compromettono la fedeltà.

Marco Fullone



Video

Certamente il mercato del DVD appare un po' più dinamico di quello discografico, anche se la crisi generale investe purtroppo anche il settore del software Video. Nonostante il momento non sia di certo propizio per il mercato, escono comunque su DVD tantissimi titoli interessanti, film di tutti i generi, serial TV e soap fino alle preziose riedizioni di serie del passato. Quest'ultimo è un genere in continua espansione e che sembra attrarre molto gli appassionati, soprattutto perchè numerosi titoli popolarissimi e mai stampati prima su DVD finalmente possono godere di un accurato restauro digitale audio e video (in alcuni casi anche di eccellente qualità) e gustosi contenuti speciali. Un altro aspetto non trascurabile, che rende appetibili le serie TV su DVD - in particolare quelle più recenti -, è che in televisione le stesse sono state martoriate dai cluster pubblicitari, mentre su DVD si possono finalmente godere senza fastidiose interruzioni e con audio in qualche caso anche rimasterizzato in Surround 5.1.
Tra i tantissimi titoli a disposizione, vi segnalo una serie recente e di successo come 'Prison Break' e una storica - diciamo pure 'mitica' - dedicata alla fantascienza, 'UFO', amatissima da chi è nato nei primi anni Sessanta.
'Prison Break' non è stato solo un successo televisivo a livello internazionale, ma anche e soprattutto 'uno dei telefilm più innovativi e apprezzati tra le recenti produzioni seriali d'oltreoceano' - come si legge nel sito ufficiale. 'Un'avvincente alchimia di linee narrative che vanno dal prisonal, al thriller, all'introspezione delle complesse personalità dei protagonisti'. In effetti è davvero difficile staccarsi dallo schermo iniziando a guardare i DVD del cofanetto (la prima stagione - l'unica al momento disponibile per la vendita - è uscita in due parti separate oppure in un box unico che comprende tutti gli episodi), la storia è avvincente e originale, la regia impeccabile, gli attori bravissimi.
Da segnalare l'eccellente qualità sia del Video (1.78:1 | 16:9) che dell'Audio in 5.1, in genere raro nei serial TV col doppiaggio italiano. Siamo qualitativamente lontani anni luce sopra lo standard TV (in Italia lo ha trasmesso Italia 1), la masterizzazione video è praticamente perfetta e il sonoro di pari livello, sebbene l'effettistica sia alquanto limitata. Insomma un ottimo lavoro, davvero da non perdere... In attesa che venga pubblicata anche la stagione 2!
Di 'UFO - Minaccia dallo Spazio' forse non c'è molto da dire, visto che si tratta di una delle prime e più amate serie TV dedicate alla fantascienza insieme a 'Spazio 1999' e, successivamente a 'Star Trek'. Nell'anno 1980 una organizzazione militare segreta con base in Inghilterra, denominata SHADO (Supreme Headquarters Alien Defence Organisation) difende la Terra da attacchi di esseri alieni interessati a procurarsi organi da trapiantare ai membri della loro specie per allungarne la vita. La SHADO si avvale dei più moderni mezzi per rilevare e scongiurare le incursioni aliene. Fra questi spiccano una base lunare dotata di intercettori e una flotta di sottomarini, gli Skydivers, sempre pronti a intervenire. Le scenografie, i costumi e la realizzazione in generale degli episodi sono stilosissimi ancora oggi e oggetto di culto tra gli appassionati (vogliamo parlare delle parrucche color lilla delle operatrici al radar?).
Tutti i 26 episodi (divisi in due confezioni separate da 13) sono inseriti in 2 box set in formato deluxe e sono arricchiti da un cospicuo numero di extra e menu interattivi molto ben fatti. La qualità video degli episodi è a dir poco spettacolare, per essere una serie TV dei primissimi anni Settanta, merito di un eccellente lavoro di restauro dei master. Anche il sonoro è particolarmente curato (nella versione in esame è solo in italiano ma esiste un box Limite Edition completo di tutti gli episodi con un DVD in più e con Audio in inglese 5.1, però decisamente più costoso), tanto che il doppiaggio italiano è disponibile sia nella versione monofonica dell'epoca, sia in una nuova versione rielaborata 5.1. Sono presenti, ove disponibili, entrambe le versioni del doppiaggio, quella RAI e quella della TV Svizzera. Gli episodi inediti in Italia e in Svizzera sono stati appositamente doppiati per questa imperdibile edizione DVD, forse la più completa mai realizzata a livello internazionale.