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Capace di performance di livello assoluto, il DVDO VP50 è 'il' processore video per eccellenza. In grado di trattare agevolmente qualsiasi tipo di segnale, si rivelerà il partner ideale degli impianti più evoluti. |
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Perchè nuovo
Il nuovo interpolatore video VP50 si affianca ai già noti VP20 e VP30 che tanto successo di pubblico hanno riscosso fin dalla loro introduzione, grazie alle eccellenti prestazioni di cui sono capaci, unite a un conveniente rapporto qualità/prezzo. Entrambi in grado di elaborare senza alcun problema sorgenti con risoluzione fino a 576p, il VP20 e il VP30 trovano il loro limite nel trattare i segnali 720p e 1080i -quelli in alta definizione-, che gestiscono per semiquadri, e non deiterlacciandoli/duplicandoli per quadri interi, cosa invece possibile con il nuovo VP50.
L'operazione di deinterlaccio / duplicazione prevede lo studio da parte dell'interpolatore di un certo numero di fotogrammi costituenti l'immagine, e la creazione ex-novo di frame che rispettino il più possibile il segnale sorgente. Un ottimo processore video, elaborando i fotogrammi, riesce a capire quali sono i particolari dell'immagine disuguali in un determinato intervallo (di solito 4 frame), rispetto a quelli che non hanno subito mutazioni. Particolarmente utilizzato è l'esempio del calciatore nel momento in cui tira un rigore. Gli spettatori, gli spalti, saranno più o meno immobili in quegli istanti, mentre il calciatore e la palla si muoveranno. Il processore video in questo caso non modificherà i particolari uguali (gli spalti, gli spettatori ecc ecc), e effettuerà una media ponderata di tutte quelle parti dell'immagine che hanno subito modificazioni (il calciatore, il pallone). Tale lavoro (assolutamente indispensabile, visto che tutti i dispositivi digitali di visualizzazione lavorano esclusivamente in progressivo), tramuta un segnale interlacciato in un segnale progressivo. Viene svolto -lo ribadiamo- per quadri fino alla risoluzione 576p dal VP20, VP30 e ovviamente dal VP50, mentre con risoluzioni in ingresso di 720p e 1080i è realizzato per semiquadri nel VP20 e VP30 e per quadri interi nel VP50. Per ottenere questa incredibile prestazione nel VP50 è stata utilizzata un'architettura hardware, un processore, e delle memorie decine di volte più veloci rispetto ai fratelli minori e costruite su specifica. Il VP50, infine, ingloba le funzioni offerte dalla scheda aggiuntiva 'deinterlacciatore di precisione' disponibile come accessorio nei VP20 e VP30, e tesa a migliorare drammaticamente le prestazioni di questi ultimi con segnali PAL e NTSC.
Tanta fatica
Un altro lavoro 'difficile' che effettua un processore video in generale, è quello di adattare - operazione di scaling- la sua risoluzione in uscita a quella nativa del dispositivo di visualizzazione a cui viene collegato. Prendiamo ad esempio un PAL classico in 16:9 da 1024X576 (che è poi la risoluzione offerta da qualsiasi lettore DVD sulla presa SCART), e supponiamo di volerlo visualizzare attraverso un moderno TV LCD da 1920X1080. Il VP50 (a cui ovviamente il lettore DVD è collegato) dovrà 'allargare' i 1024X576 punti sorgenti in 1920X1080. Un lavoro del genere, che prevede in buona sostanza un raddoppio della risoluzione, è davvero oneroso e foriero di drammatici impoverimenti del segnale se non effettuato correttamente. Il VP50 è ovviamente in grado di tramutare qualsiasi risoluzione al suo ingresso con una in uscita definibile dall'utente (fino a quella dell'alta definizione, ovvero 1920X1080p) conservando una qualità di livello assoluto. L'algoritmo con cui il VP50 effettua questa operazione è stato sviluppato dalla ABT (Anchor Bay Tecnologies), azienda proprietaria del marchio DVDO, leader nel settore e specializzata proprio in questo tipo di progettazione a garanzia della massima qualità attualmente raggiungibile.
Altrimenti chi lo farebbe?
E' ovvio che tutto il lavoro appena descritto -deinterlaccio/duplicazione e scaling- deve pur essere fatto da qualche apparato in mancanza del VP50 o VP20 e VP30. Sono i circuiti interni al display digitale (proiettore, LCD o Plasma che sia) ad effettuare quanto fin'ora descritto, anche se in modo comprensibilmente -per questioni di costo- non eccellente, come invece fa il DVDO. E' questo il più importante 'valore aggiunto' di un interpolatore video esterno. Ma il VP50 (o i suoi fratelli minori VP20 o VP30) vale la pena di essere preso in seria considerazione anche per un altro motivo. Esso, infatti, è in grado anche di svolgere le funzioni di commutatore video, anche automatico, attraverso i suoi numerosi ingressi (2 composito, 2 SVideo, 2 component o RGBs un RGBHV, 4 HDMI e un SDI opzionale) Per quanto riguarda le uscite, il VP50 è dotato sia di connessioni analogiche in BNC che possono veicolare RGBHV o component, che HDMI. Il VP50 è anche compatibile con lo standard HDCP (High Definition Content Protocol) ed è pertanto utilizzabile con qualsiasi display digitale reperibile in commercio. Indispensabile dotazione, infine, una porta RS232 necessaria per effettuare gli upgrade -gratuiti- di software disponibili sul sito www.dvdo.com.
Conclusioni
Il VP50 è senza dubbio la soluzione ideale in impianti Hi-End dove sia richiesta la massima qualità. In grado di processare sorgenti fino a 1080i -e quindi assolutamente tutte-, il VP50 sarà fedele compagno sia nel presente, con i segnali attuali, che nel futuro prossimo e remoto, quando faranno da padrone le trasmissioni in alta definizione e i nuovi supporti blu-ray e/o HD-DVD. Chi, poi, è appassionato di qualità, indipendentemente da qualsiasi considerazione legata la mercato e agli standard, non potrà fare comunque a meno delle incredibili prestazioni video di questa macchina. |
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