Eleganza & Qualità




Bowers & Wilkins Sistema XT




Chi ha detto che eleganza, sobrietà, design e l'impiego di materiali innovativi, non possano felicemente convivere in un prodotto d'elevata qualità? La Serie XT di Bowers & Wilkins è tutto questo. Una linea di diffusori tecnologicamente avanzata, qualitativamente eccellente e con un'estetica ricercata: un nuovo modo di fare qualità!






La Serie XT è stata una grande sfida per il costruttore inglese. Dover trasporre i 'soliti' canoni di qualità a cui ci ha abituato la B&W in un diffusore dalla forma non convenzionale e soprattutto con un cabinet in alluminio, è stato arduo compito. Un compito voluto ma anche fortemente richiesto da un mercato sempre più esigente e attento a forme diverse da quelle convenzionali, che tra l'altro meglio si sposasassero con i moderni flat TV e con il nuovo modo di vedere e vivere l'arredamento, che pretende abbinamenti con oggetti longilinei, sfuggenti, poco aggressivi o incombenti.

Una bella sfida
Per fare questo, il primo passo era cambiare il 'solito' materiale con il quale si costruiscono i diffusori, ovvero il legno e/o la medite (MDF); l'unico 'indiziato' per questioni di peso (vi immaginate la massa di un diffusore con cabinet in ferro ?), di caratteristiche fisiche e di lavorabilità è l'alluminio. Molti costruttori realizzano diffusori con questo materiale, l'intenzione di B&W era, però, quella di progettare una cassa che seppur perfettamente in linea con le volontà della moda, non tradisse in nessun modo il blasone e la tradizione, e fosse quindi in grado di offrire prestazioni d'assoluto rilievo, sia in impieghi home-cinema che nel campo della stereofonia.
Da questi presupposti è nata, e ha oramai più di un anno di vita, la Serie XT, che annovera due diffusori convenzionali e un canale centrale, nello splendido nero laccato. Di questa range fanno quindi parte le XT4, le XT2 e l'XTC, tutti in tecnologia bass-reflex e dotati dell'esclusivo sistema Flow port System per scongiurare turbolenze all'interno del condotto di accordo. I primi sono diffusori a torre compatti, corredati di un tweeter Nautilus a cupola da 2,5 mm, di un mid-woofer in kevlar da 13 cm e di due woofer in carta/Kevlar da 13 cm., mentre di dimensioni più ridotte sono le XT2 da stand (supporto FS-XT non fornito a corredo), con tweeter da 2,5 cm a cupola e un mid-woofer da 13 cm in Kevlar. Il canale centrale abbinato è l'XTC, equipaggiato con due mid-woofer da 13 cm sempre in carta/Kevlar e dello stesso tweeter degli altri modelli. Il filtro cross-over a bordo è del tipo minimalista del primo ordine (6 dB/oct), e utilizza componenti selezionati e di grande pregio. Il mobile dei diffusori, e la sua conseguente rigidità, sono frutto di lunghi studi. E' facile notare come la forma delle XT non sia paragonabile a quella di un normale diffusore in alluminio costruito tramite trafilati pre-formati, ma abbia bensì un'aspetto del tutto inedito e teso al raggiungimento della massima rigidità possibile. Per fare questo in B&W hanno realizzato numerosi stampi e prove, poi verificati con l'aiuto di macchinari ultramoderni presso l'Università del Suono di Steying nel Sussex (ovviamente di proprietà B&W); sono così giunti alle forme attuali, che prevedono un cospicuo numero di nervature interne e un grande spessore dell'alluminio. Il tweeter è alloggiato in un cabinet a parte, posto sulla sommità dei diffusori e disaccoppiato meccanicamente, per evitare contaminazioni dovute alle vibrazioni: si ispira a quelli in tecnologia Nautilus presenti sulla Serie 800. Ad un sistema del genere viene poi 'naturalmente' accostato il subwoofer PV1, vero asso nella manica di B&W, pluripremiato grazie alle performance che lo pongono molto al di sopra della sua classe di appartenenza. La sua forma s'ispira sia alla 'semplice' bolla di sapone (e alla incredibile robustezza della sua struttura), sia ai natanti di profondità (batiscafi) che riescono a contrastare forze davvero ragguardevoli. Da ciò deriva la sigla di questo sub: PV infatti sta per Pressure Vessel (batiscafo per elevate pressioni); la sua struttura, denominata 'struttura cinetica intrinsecamente bilanciata', permette di annullare completamente tutte le forze endogene e esogene (pressioni interne generate dagli altoparlanti, risonanze ecc, ecc) tipiche di un subwoofer 'classico'. Il PV1 si sposa perfettamente con la filosofia della Serie XT, ed è fornito di amplificatore interno da ben 500W RMS in tecnologia IcePower.

Da soli o in compagnia
La Serie XT è stata concepita per un uso sia in stereofonia che come sistema completo per home cinema. Nel primo caso e dipendentemente sia dallo spazio che dal budget a disposizione, potremo optare per una coppia di XT4 o di XT2, sicuri di grandi soddisfazioni. Se desiderate poi un sistema 'cinematografico' di livello assoluto, beh allora potreste concedervi il lusso di una coppia di XT4 (sostituibili anche con le XT2), una di XT2, un XTC oltre allo splendido PV1, per emozioni da brivido. In tutti i casi ciò che emerge è l'assoluta qualità intrinseca del progetto e del prodotto, il quale riesce sempre, in qualsiasi 'coniugazione', ad essere convincente. Le XT4 sono certo degli incredibili diffusori, con un basso che lascia esterefatti e un medio-alto levigato e naturale, ma non di meno le XT2 riescono a soddisfare molto l'appassionato, pur non raggiungendo la stessa emissione in gamma bassa. L'XTC è poi in grado di riprodurre una grande voce e di essere ottimo compendio anche quando a suonare sono i SACD o i DVD Audio, piuttosto che una colonna sonora.
Ovvio coronamento è poi il PV1, partner del sistema, che seppure concepito prima delle XT, sembra farne parte da sempre. Capace di un basso secco, perentorio e profondissimo, sarà in grado di restituire bassi intensi e profondi come mai avete sentito.

Conclusioni
Il sistema XT, da qualunque punto di vista lo si esamini, sia nell'impiego stereofonico che nell'home cinema è in grado di restituire una qualità d'ascolto eccellente ed allineata agli standard di Bowers & Wilkins.
C'è chi dice che non sembrano diffusori in alluminio, bensì di tipo convenzionale, a noi piace affermare che in B&W sono riusciti a far 'suonare' anche l'alluminio... questione di punti di vista!