Il software di riferimento




 




Il sottile piacere che si prova quando si ascolta per la prima volta un album della nostra collezione con una nuova sorgente audio è un po' come una vera e propria riscoperta. L'emozione più forte è scoprire suoni e particolari che mai avevamo ascoltato prima. Anche in quei dischi che credevamo di conosce alla perfezione.






Audio

Sakamoto è uno di quei musicisti che seppur grandissimi diventano vittime del proprio essere super eclettico. Dai tempi della Yellow Magic Orchestra passando per i trionfi di Hollywood (sua era la colonna sonora del film di Bertolucci 'L'ultimo imperatore' premiata con l'Oscar) fino alle sperimentazioni musicali elettroniche e, infine, alle reinterpretazioni della bossa nova, Sakamoto ha tentato con risultati alterni di rimettersi in gioco, passando continuamente da un mondo musicale all'altro. Tanta voglia di esprimersi - spesso andando contro le regole del mercato - è indubbiamente ammirevole, ma talvolta il talentuoso artista giapponese ha osato troppo lasciando il suo stile più autentico per avventurarsi in territori ambigui (ad esempio il CD classico-sperimentale 'Discord' o l'infinita serie di improbabili remix minimal-electro). Però bisogna ammettere che alcune sue composizioni, in particolare i temi scritti per il cinema, rimangono scolpiti nell'immaginario e bene fece, nel 1996, a reinterpretare queste meraviglie con un quartetto d'archi per un album emblematicamente intitolato proprio '1996'. Rispetto ad altre opere 'colte' questo disco ha quindi il vantaggio di un repertorio almeno in parte 'popolare', con temi di sicuro impatto come 'Merry Christmas Mr. Lawrence' (a suo tempo interpretata da uno straordinario David Sylvian), 'The last emperor' (scritto con David Byrne dei Talking Heads) e 'The sherltering sky'. Ma è soprattutto l'idea di riarrangiare questi piccoli capolavori con un quartetto da camera comprendente pianoforte (suonato ovviamente da Sakamoto) due violini ed un violoncello.
Il risultato è sorprendente, affascinante, talvolta spiazzante nella sua cruda bellezza. L'ispirazione forse arriva addirittura da pièce di Kronos Quartet e dal minimalismo in genere, però c'è in queste reinterpretazioni qualcosa di meno cervellotico e di maggiore impatto emozionale. In fondo un brivido percorre sempre la schiena quando attacca il piano di 'Merry Christmas Mr. Lawrence' (sebbene il brano fu colonna sonora di un film mediocre), per non parlare della strepitosa performance del quartetto, a tratti davvero emozionante. A questo punto vi chiederete perchè mai ho voluto rispolverare questo album ormai pubblicato 10 anni fa. Beh devo ammettere che tutto è nato per caso provando due nuovi componenti del mio sistema, il pre Classe CP 700 e i cavi bilanciati Audioquest Cheetah.
Conoscevo ovviamente bene l'ottima registrazione di '1996' ma una volta inserita nel mio Esoteric UX1 con i nuovi anelli della mia catena audio sono rimasto a dir poco sconcertato. Ho chiuso gli occhi e per magia Sakamoto era di fronte a me col suo piano a coda. I violini e il violoncello non li avevo mai sentiti così... La sensazione è che per la prima volta sento la setosità delle corde, i martelletti del piano e una ricostruzione scenica che prima mi sognavo solamente.
Merito del nuovo pre?
Dei preziosi cavi XLR? La risposta è scontata: la combinazione di questi elementi ha evidenziato come mai prima le potenzialità dell'impianto e, con mia grande felicità, fatto riscoprire con una nuova folgorante pulizia sonora un disco da 5 stelle. Certo, non tutti potranno permettersi questa combinazione di elettroniche e cavi, però, ancora una volta, mi soffermo su questo aspetto: è sconcertante riscoprire un album che credevi di conoscere e invece... cercate questo album e andate in un rivenditore di Hi-fi e ascoltatelo con un impianto di alto lignaggio.
Mi ringrazierete!


JACINTHAEAGLES
'Lush Life'
Groove Note/JVC
Cd Audio XRCD2



EAGLES
'Hell Freezes Over'
Universal/JVC
Cd Audio XRCD2


Jacintha è una sofisticata interprete che si è fatta conoscere in questi anni per alcuni album molto gradevoli di vocal jazz. Il suo è stile pulito e armonioso, forse privo di quei virtuosismi e delle grandi performance di colleghe più accreditate come Rachelle Ferrell o Dianne Reeves, ma è proprio questo garbato fraseggio a renderla particolarmente adatta ad un repertorio di standard, notturno e davvero sexy.
La scelta dei brani è caduta infatti su standard immortali come 'Black coffe', 'Summertime', 'Lush life' e 'The shadow of your smile', tanto per citare i più famosi.
L'ascolto è molto piacevole e come in altri lavori di Jacintha il disco scorre via senza un momento di noia e questo è certamente un pregio, merito anche degli arrangiamenti di Joe Harley e di una band molto bel collaudata.
Ma non bisogna trascurare il fatto che questo CD deriva dal piccolo ma prestigioso catalogo della Groove Note Records e che la JVC lo ha preso in licenza per inserirlo nella sua collana di CD rimasterizzati e ristampati con il sistema definito XRCD2. Purtroppo non abbiamo lo spazio per approfondire tutti i procedimenti che sono stati adottati dalla JVC per stampare questi CD ma basti sapere che il processo di produzione e mastering è piuttosto complesso. Posso solo confermare che all'ascolto questi 'extended resolution' CD sorprendono per qualità e pulizia del suono. In particolare Jacintha si materializza nel mio ambiente e la sua voce mi appare ottimamente dimensionata e naturale. Certamente la pregevole registrazione della Groove Note è stato un buon punto di partenza, ma il processo XRCD2 sembra abbia davvero reso la musica di questo CD privo di qualsiasi spigolosità o asprezza, con una splendida trasparenza e ricostruzione della scena. Anche per l'album antologico (e in parte live) degli Eagles la JVC ha riprocessato il master con risultati a tratti davvero entusiasmanti. Il gruppo californiano non ha certo bisogno di presentazioni e sebbene questo non sia uno dei loro dischi migliori vale la pena di acquistarlo per la meravigliosa versione acustica di 'Hotel California'. Ed è proprio in questo pezzo che si può apprezzare il lavoro effettuato dai tecnici JVC sul master. Le chitarre sono splendide, in primissimo piano e così le voci.
Ho provato anche il CD versione normale e posso assicurarvi che la differenza è abissale. L'impressione è che durante la riproduzione dell' XRCD2 qualcuno abbia tolto una coperta piazzata sopra i diffusori, tanto il suono appare più naturale e trasparente. Il grande vantaggio di questo sistema (a dispetto dei SACD e DVD Audio) è che si tratta di CD audio che possono essere riprodotti da tutti i tradizionali lettori.
In un momento di poche certezze sui vari sistemi mi sembra certamente una grande conquista.

Marco Fullone


Audio

Da questo numero ampliamo la sezione delle recensioni di GammaDelta con una pagina completamente dedicata al software video. DVD, e presto i nuovi formati in alta risoluzione, per conoscere i titoli tecnicamente e artisticamente più validi

The Best Bond Edition

n. 20 titoli in doppio DVD
Distribuzione: Twenty Century Fox
Audio: Italiano DTS, Italiano e inglese Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano, inglese per non udenti
Aspect ratio: 2.35:1
DVD screen format: Wide 16:9
Considerando la grande quantità di titoli a disposizione e le numerose emissioni mensili delle varie case di distribuzione non è stato facile scegliere i prodotti per questa pagina dedicata ai soli DVD. Visto il poco spazio a disposizione ho pensato allora di partire con un titolo che ben rappresentasse i 20 appena ristampati della serie 007, una collana talmente famosa che non ha certo bisogno di presentazioni. La novità essenziali rispetto alle precedenti edizioni riguardano il grande lavoro di restauro video, la rimasterizzazione dell'audio e i contenuti extra. In effetti le precedenti edizioni DVD dei film storici di 007 erano mono, riversati sul sopporto digitale senza particolari cure e totalmente privi di extra. La 'The Best Bond Edition' (se siete collezionisti è disponibile anche un'edizione speciale che comprende tutti i 20 titoli racchiusi in una valigetta metallica da agente segreto) si propone quindi come una sorta di riedizione definitiva che si fregia di caratteristiche molto interessanti. Anzi tutto le immagini sono state accuratamente ripulite con una lunga fase di restauro fotogramma per fotogramma mentre l'audio gode dei vantaggi del suono surround con decodifica 5.1 in DTS e Dolby Digital. Come ha dichiarato la MGM, ci sono voluti due anni e mezzo di lavoro e oltre 67 km di pellicola, 600 computer e 700 terabytes di memoria per completare  questa  eccezionale opera di restauro video e audio di tutti e 20 i film di Bond. Hanno condotto questo ambizioso progetto in primis  la NASA - società di restauro su pellicola -, e l'indiscutibile e più apprezzato esperto al mondo in restauro digitale, John Lowry della DTS-Digital Images'. Tutti i titoli vengo commercializzati a medio prezzo e in ogni confezione è compreso un secondo DVD con un gran numero di contenuti speciali mai visti selezionati da oltre 10.000 ore di materiali. Non potendo proporvi la recensione di tanti titoli diversi ho comunque scritto questi commenti dopo averne visionato una decina, soprattutto quelli del primo periodo con Sean Connery e Roger Moore, certamente i più amati dagli appassionati (anzi, per qualcuno il vero Bond è solo quello interpretato da Connery!). Godendo delle meraviglie di un nuovo monitor al Plasma Fujitsu da 50' (si tratta di un impietoso schermo che esalta le qualità di un buon DVD ma - allo stesso tempo - evidenzia inesorabilmente anche tutti i suoi eventuali difetti) devo riconoscere che il tanto propagandato lavoro di restauro 'frame by frame' ha dato i suoi risultati: le immagini sono di gran lunga più pulite delle precedenti edizioni su DVD (alcuni titoli davvero pessimi...), i colori sono naturali e le sequenze molto fluide merito di un ottimo lavoro di digitalizzazione. Visti con uno schermo di questa qualità e dimensioni i vari titoli della 'The Best Bond Edition' sono davvero sorprendenti e, per la prima volta, è possibile vedere molti particolari (spesso curiosi, come il trucco spesso pesantemente usato in scena) e dettagli un tempo nascosti da discutibili riversamenti su Dvd. Quindi un plauso ai tecnici che hanno effettuato questo delicato lavoro sulle pellicole originali. Altro discorso merita il sonoro dei film. Anzi tutto va detto che per questioni filologiche - una scelta che approviamo in pieno - i doppiaggi nelle varie lingue sono stati ripresi esattamente da quelli originali e così anche il sonoro vero e proprio, rielaborandolo in surround con due differenti codifiche, DTS italiano  e Dolby Digital italiano e inglese. Questa ovviamente è stata la scelta più giusta per preservare ogni aspetto artistico dei film, anche nel doppiaggio. Però, dialoghi a parte, non mi sembra che 'l'effettistica' goda più di tanto delle potenzialità del mix multicanale. In particolare dal tanto pubblicizzato 'Audio superiore' ( di gran lunga migliore rispetto alle versioni mono del passato) mi sarei aspettato qualcosa in più in termini di coinvolgimento e dinamica. Probabilmente anche in questo caso si è preferito mantenere un rigore filologico senza aggiungere nulla, semplicemente rielaborando l'audio originale. Tuttavia stiamo parlando di film che hanno una gran dose di immagini spettacolari e d'azione, quindi qualche rielaborazione audio negli effetti avrebbe arricchito il progetto di restauro senza intaccare minimamente il senso originale delle pellicole. Con questo intendo dire che veder partire un razzo con una sorta di 'spernacchiamento' dal canale centrale, ascoltare spari ed esplosioni spesso sempre e solo dal canale centrale non contribuisce molto al godimento delle storie, soprattutto pensando di avere un Dvd con audio potenzialmente spettacolare come il DTS. Ripeto, rispetto al suono originale siamo certamente ad un altro livello,  però io avrei osato un po' di più! Notevole invece il lavoro fatto sulle musiche, finalmente in tutta la loro bellezza, ripulite a dovere in una scintillante stereofonia. E non è poco, visto che  gli autori sia della colonna sonora che dei mitici temi iniziali sono spesso leggendari (soprattutto John Barry) e molti cantanti delle vere superstar (ricordo tra i tanti Shirley Bassey, Nancy Sinatra, Tom Jones, Paul McCartney & Wings, Tina Turner, ecc.).
Per quello che concerne i contenuti artistici purtroppo non abbiamo lo spazio per approfondire i singoli titoli, la cui qualità varia parecchio, ma questo è anche una questione di gusti.
Per i fan più accaniti l'acquisto della nuova edizione diventa obbligatorio grazie alla presenza del Dvd con i contenuti speciali, realmente ricchi di bonus inediti o mai visti su Dvd: interviste ai protagonisti e ai registi, scene tagliate, commenti vari, trailer originali, guide interattive, spot tv, gallerie fotografiche e persino annunci radiofonici.  Che altro dire? Siamo di fronte ad un'operazione commerciale in grande stile, il cui successo è scontato. Merito del buon lavoro effettuato per la riedizione ma anche e soprattutto dal mito intramontabile dell'agente James Bond, il cui fascino sembra non tramontare mai, anche quando l'ingenuità delle sceneggiature degli anni Sessanta fanno quasi sorridere o quando gli effetti speciali se paragonati ai mezzi che oggi dispone l'industria cinematografica sembrano davvero primitivi.
Bentornato James!!!