Pink Floyd La mamma dal cuore atomico




 




'Se io fossi il cigno, me ne sarei già andato/se io fossi il treno, sarei ancora in ritardo/e se fossi l'uomo buono/parlerei con te più spesso di quanto non faccio...' (Roger Waters da If)






A dicembre del 1969, i Pink Floyd volano a Roma per le incisioni della colonna sonora di Zabriskie Point. Roger Waters definì l'esperienza un vero incubo: '...Avremmo potuto finire le registrazioni in meno di cinque giorni, ma ad Antonioni non andava mai bene niente. Sedeva annoiato ad ascoltarci, e ogni tanto ci interrompeva per affermare che la musica era bella, ma triste, oppure troppo forte...'. La controversa personalità di Michelangelo Antonioni diede quindi parecchio filo da torcere al quartetto che sperava di poter firmare l'intera soundtrack della pellicola, e invece, alla fine si ritrovò con soli tre pezzi scelti dal regista, ma dove emerge, pienamente, la capacità del gruppo di tradurre le immagini in sonorità evocative e oniriche. La profonda pulsazione del basso/cuore effettato di Waters è la colonna portante del momento d'apertura Heart Beat, Pig Meat, su cui l'organo di Wright suonato con un solo dito, si intervalla a cori registrati, lamenti lontani e brandelli di musica orchestrale. Crumbling Land inizia come una ritmata cavalcata di chitarra acustica, in cui un canto armonizzato crea un'atmosfera tra la spensieratezza country e le divagazioni lisergico-fanciullesche dell'esordio a trentatregiri della band [In un attimo troverò l'ora per fare mio lo splendore del sole/in un sorriso vidi un'aquila solitaria nel cielo/che si alzava in volo, tracciava cerchi, planava alta]. La fase centrale è imperniata, invece, sulla voce che si appoggia su un tappeto organistico a cura di Richard Wright. Il fantastico pezzo di chiusura, Come In Up, Number 51, Your Time Is Up, quello che sottolinea l'esplosione e la catarsi finale di Zabriskie Point, è poco più che una ripresa un po' compressa nei tempi di Careful With That Axe, Eugene, composta da un'ansiogena e inquietante parte lenta e da un'altra carica di violenza e distorsione, con il celeberrimo urlo agghiacciante lanciato al cielo da Waters tra fiamme e detonazioni che devastano la casa tra le rocce.
Questa esperienza, per certe ragioni contraddittoria, indirizzò i quattro ragazzi verso la realizzazione di un qualcosa d'impervio e ambizioso, che alla fine seguisse proprio le linee strutturali di una colonna sonora. Lo spunto parte da un riff suonato quasi per caso da Gilmour, una sequenza che echeggia ambientazioni da film western e che apparve subito il più idoneo a essere sviluppato in un brano strumentale di grande impatto. La prima stesura del progetto The Amazing Pudding (versione embrionale di Atom Heart Mother), è annunciata in una performance al Theatre Comedie Des Champs Elysèes di Parigi (23 gennaio 1970). Il buon riscontro convince Waters e soci, ma in particolare Rick Wright reale promotore dell'operazione, a sviluppare ulteriormente il tema del brano arricchendolo con archi, fiati, cori ed effetti sonori. Per la scrittura delle parti orchestrali, Waters pensò subito a Ron Geesin, l'esperto musicista scozzese con il quale aveva realizzato la soundtrack del film The Body. Fu un lavoro snervante che portò il povero Geesin vicino al crollo totale e ad abbandonare, a metà registrazione, la direzione dell'orchestra affidata a John Aldiss, direttore del coro. I Pink Floyd dichiararono, in più di un'occasione, di non essere soddisfatti della partitura perchè incisa frettolosamente. Chissà cosa pretendevano di fare, con quel nastro guida in cui i sei movimenti della suite erano stati accozzati velocemente, qualche giorno prima del tour negli States, senza soluzione di continuità e (soprattutto) senza idea orchestrale, e con la EMI che pressava per avere il disco ultimato nel più breve tempo possibile.
La notizia di una donna incinta, il cui cuore malato era stato rimesso in funzione da un'apparecchiatura a energia nucleare, solletica l'ispirazione dei quattro che trasformano il titolo della nuova composizione da The Amazing Pudding al più fantasioso Atom Heart Mother. La fantastica suite è rappresentata il 27 giugno al Festival Of Blues And Progressive Music di Bath, mentre il relativo tour promozionale dell'album, in uscita il 10 ottobre, parte da St. Raphael, famosa località francese sulla Costa Azzurra.
Atom Heart Mother affascina sin dalla copertina (senza didascalie) che raffigura una mucca. In un primo momento la si volle spiegare come un simbolo della natura e della terra, ma come spesso accade, la realtà ha molto meno fascino della fantasia, e la scelta del bovino sembra sia stata del tutto casuale.
La title-track, che occupa la prima facciata, è suddivisa in sei movimenti. Il risultato è a dir poco sontuoso, e le parti orchestrali e corali s'intrecciano e si sviluppano a braccetto con la slide spaziale di Gilmour, la ritmica di Mason e gli altri strumenti di una band che sembra aver abbandonato definitivamente il credo psichedelico in favore di un rock sinfonico e magniloquente. Nella seconda facciata colpisce, immediatamente, la dolcezza della meravigliosa If, dove Waters gioca con le parole in una filastrocca piena di dolcezza e di riuscita visionarietà poetica, il voltafaccia di Summer '68 (fuoriuscita dalla penna di Wright), che dopo una partenza lenta, sale vertiginosamente, e l'ispirato Gilmour di Fat Old Sun, autore di uno dei più semplici ed efficaci assoli nella storia del rock. Il botto finale spetta alla sorprendente e geniale Alan's Psychedelic Breakfast che vede alternarsi agli effetti e alle registrazioni dei rumori di casa e della colazione, dapprima il pentatonico pianoforte di Wright (Rise And Shine); poi, la chitarra arpeggiata di Gilmour (Sunny Side Up); e, infine, una sorta di rifacimento del pezzo che dà il titolo al disco, ma senza le ampollosità dell'orchestra, nel riuscito terzo movimento, Morning Glory.
L'accoglienza del pubblico fu incredibile, l'ellepi salì sulla vetta più alta delle classifiche inglesi, ma la stampa specializzata ebbe parole durissime per la title-track, definendola 'una bieca operazione commerciale' nonostante duri ventitre minuti e quarantacinque secondi e non abbia una sola parola cantata. La leggenda narra che Leonard Bernstein, assistendo a un concerto della band, si annoiò a morte ascoltando Atom Heart Mother, ma fu entusiasta di tutto il resto: niente male davvero.
Fatto sta che la 'mamma dal cuore atomico' sta lì, con tutti i pregi e i difetti (molto pochi, per la verità), a testimoniare nel modo più sontuoso possibile l'inizio di una svolta nella carriera artistica di Waters e soci.
Il 2 gennaio 1971, i Pink Floyd sono già al lavoro per mettere a fuoco le idee di un altro e laboriosissimo disco. Alla fine del mese, il gruppo ha già inciso nei prestigiosi studi EMI di Abbey Road (dotati di un rivoluzionario 16 piste) una lunga serie di tracce dal breve minutaggio, legate fra di loro in maniera abbastanza casuale. Questa, nuova, magnifica suite, battezzata Nothing - Parts 1 To 24 e presentata, in anteprima, il 22 aprile 1971 a Norwick come The Return Of The Son Of Nothing, dopo opportuni ritocchi e accorgimenti, prenderà il titolo definitivo di Echoes occupando l'intero secondo lato dell'album Meddle. Intanto il tour invernale, che ha inizio il 23 gennaio da Leeds e si protrarrà sino al 20 aprile, vede i Pink Floyd impegnati insieme all'orchestra. Concerti memorabili e indimenticabili per gli spettatori, che si trovarono ad assistere a uno spettacolo quasi celeste, ma anche per il gruppo stesso, che, invece, si ritrovò economicamente al lumicino: dovremo aspettare addirittura The Wall per ritrovare i nostri tra archi e fiati in semicerchio.
In seguito al clamoroso successo di Atom Heart Mother, la Starline - etichetta sussidiaria della EMI - il 15 maggio fa uscire una raccolta intitolata Relics, A Bizarre Collection Of Antiques And Curios, contenente pezzi noti, alcuni brani estratti dai primi singoli e l'inedito Biding My Time. Nello stesso giorno, una pioggia incessante caratterizza l'attesa esibizione al Festival di Crystal Palace, con molti spettatori che, completamente inebriati dal sound floydiano, si gettano nei laghetti del parco londinese. Lo show si conclude con l'improvvisa apparizione dalle acque di un enorme polipo gonfiabile, mentre esplodono i fuochi d'artificio.
L'attesissimo Meddle viene pubblicato nei negozi europei il 13 novembre, ma negli Stati Uniti la sua pubblicazione è anticipata di un paio di settimane (30 ottobre) in concomitanza con l'acclamata tournèe americana.
L'album è lo stupefacente risultato che la band ottenne facendo tesoro dall'esperienza nella realizzazione di ambiziose suite, per la maggior parte strumentali, e contemporaneamente liberandosi dal contrappunto e dai fronzoli dell'orchestra per definire il Pink Floyd Sound degli anni Settanta. Agli arrangiamenti degli ottoni e degli archi, si sostituì la cura maniacale per i dettagli e per il suono, le dissonanze mutuate dalla musica contemporanea e i barocchismi fecero spazio alla confezione di tessiture complesse e di overdub tridimensionali. Fin dalle prime battute del pezzo introduttivo One Of These Days, si capisce che la voglia di sperimentare è sorretta da un'ispirazione ad alti livelli. Roger Waters attaccò casualmente al basso un delay di marca Binson impostato su tre ripetizioni, percuotendo solo la corda di la con il plettro, e ottenendo un sound mai sentito prima: la canzone è tutta qui, eppure quel 4/4 terzinato e ossessivo ha una forza dirompente, con l'organo Hammond (passato per l'inconfondibile amplificatore chorused Leslie) che urla la fondamentale dell'accordo. Tanto dirompente da resistere a quasi tre minuti praticamente da solo, senza affaticare l'ascoltatore. Solo dopo che, per un breve tratto, al basso elettrico si sostituisce il sintetizzatore con lo stesso effetto per introdurre una voce infernale che annuncia [uno di questi giorni ti farò a pezzettini], il gruppo suona al completo con la chitarra distorta che stride fino al repentino accordo finale. La b-side dell'ellepi è interamente occupata da Echoes. Il pezzo si apre con isolati tocchi di pianoforte, gocce che cadono dalla roccia, su cui la chitarra pulita traccia pochi, ma significativi segni leggeri. L'ingresso della voce, su una semplice progressione armonica discendente, narra di paesaggi marini, con l'albatros che sorvola gli abissi e i labirinti di [caverne coralline] da cui si diffonde [l'eco di un tempo remoto]. L'eccellente assolo di chitarra introduce un momento strumentale, marcatamente funkeggiante, che ricorda a tratti la parte centrale di Atom Heart Mother, ma risulta essere molto più cattivo e sporco nei dialoghi tra l'organo sincopato e la sei corde distorta. Il groove sfuma verso ambienti cavernosi e stridii di uccelli marini, ottenuti da un particolare trattamento della mitica Telecaster di Gilmour, che successivamente si carica dello stesso delay presente in One Of These Days, sostenuta dagli ampi accordi di organo. Il sound aumenta d'intensità, pieno dei colpi sui piatti e delle rullate di Mason, fino alla ripresa del cantato, che prelude a una nuova cavalcata groovy e alla chiusura, affidata a un interlocutorio e inquietante pianoforte filtrato. Meddle superò i due milioni di copie vendute negli USA, e raggiunse la Top Five in Gran Bretagna.
Tra il dicembre 1971 e il gennaio 1972, viene messa a punto un'altra rivoluzionaria suite, denominata Eclipse, proposta fin dalla data di apertura (20 gennaio) del British Winter Tour al Dome di Brighton nel Sussex e ufficializzata alla stampa come Dark Side Of The Moon nel primo dei quattro concerti (17-20 febbraio) al Rainbow Theater di Finsbury Park. I Pink Floyd sono protagonisti di un lungo giro in madrepatria, che dopo gli spettacoli di Bristol, Leicester, Manchester e Sheffield, si conclude trionfalmente a Londra. Erano stati programmati due soli spettacoli ma i biglietti si esaurirono in così breve tempo che gli organizzatori misero in piedi altri due concerti: in totale oltre sedicimila spettatori assistettero alle loro esibizioni.
Il 23 febbraio i Pink Floyd sono a Parigi negli studi Chateau d'Herouville per le registrazioni della colonna sonora del film La Vallèe, seconda e ultima collaborazione con il regista Barbet Schroeder: 'Un paio di brani sono stati composti in Inghilterra, gli altri li abbiamo scritti in Francia vedendo il film. Era più spontaneo. Abbiamo registrato tutti i giorni dalle due del pomeriggio fino alle cinque del mattino' (David Gilmour). La pellicola viene presentata in agosto al Festival del Cinema di Venezia, mentre l'ellepi esce il 3 giugno con il titolo di Obscured By Clouds. La storia ha come protagonista Vivienne, una giovane borghese parigina che raggiunge la Nuova Guinea per cercare alcune piume dell'Uccello del Paradiso. Qui si aggrega alla spedizione di Olivier e Gaetan, due ricercatori intenzionati a raggiungere una magica vallata sconosciuta indicata sulle carte come 'oscurata dalle nuvole'. Il viaggio nella natura incontaminata sarà affascinante, ma purtroppo senza ritorno.
I Pink Floyd sembrano abbandonare le atmosfere lisergiche e spaziali che avevano contraddistinto gran parte della produzione precedente, si vira verso soluzioni rock, addirittura in alcuni tratti hard, con la sola eccezione del brano conclusivo Absolutely Curtains. Le tastiere, fino a questo punto uno degli elementi cardine del fantasmagorico sound, sono parzialmente abbandonate o meglio lasciate come sfondo per dare maggiore vigore e risalto ai riff chitarristici. La critica accusa apertamente il gruppo di aver realizzato un album abbastanza sciatto e incolore nei contenuti, un netto passo indietro rispetto anche alla precedente e positiva esperienza con il regista di More. Addirittura c'è chi alza il tiro scrivendo di una crisi ormai senza ritorno, altri di un'infamante commercializzazione del gruppo in piena crisi di idee. I Floyd, ovviamente, rispondono subito per le rime: 'La stampa specializzata, secondo noi, stabilisce ancor prima dell'uscita di un LP, come questo deve essere, in altre parole si aspetta un discorso continuativo, inserito nel filone... noi siamo i Pink Floyd e quindi, tutti i giornalisti si aspettano quella che loro chiamano musica psichedelica, vogliono, in realtà, un altro mattone della stessa costruzione; è quindi facile non essere capiti quando cerchi di fare qualcosa di completamente diverso. A proposito di Obscured By Clouds abbiamo avvertito certe influenze, certi umori che erano in giro, siamo stati in America in quel periodo, avevamo dei particolari ricordi africani, abbiamo messo tutto insieme in una settimana o giù di lì. In assoluto è il disco più veloce che abbiamo realizzato, il più compatto perchè veniva dall'urgenza di fare cose nuove, dolci in alcuni punti, molto dure in altri frangenti. Un lavoro diverso dagli altri, per nulla studiato, fatto di getto e quindi spontaneo. Probabilmente non è stato capito' (Nick Mason). Questa spontaneità è, invece, apprezzata (e di molto) dai fan dello Zio Sam che accorreranno in massa ad acquistare il disco che entra tra i primi quaranta posti nelle classifiche di Billboards.
A settembre, in occasione dell'Edinburgh Arts Festival, viene proiettato il film-documentario Pink Floyd At Pompeii, una coproduzione fra televisioni europee diretta dal francese Adrian Maben, che vede i Pink Floyd protagonisti con la loro musica nel suggestivo scenario dell'anfiteatro romano di Pompei. A causa di non specificate complicazioni legali, la pellicola fu diffusa regolarmente nelle sale solo due anni dopo, con l'aggiunta di un paio di interessanti riprese effettuate da Maben alla band durante le prove in studio di Dark Side Of The Moon. Nel mese di novembre i Floyd sono nuovamente in Francia a Marsiglia invitati dal coreografo Roland Petit, il quale ha intenzione di realizzare un balletto con musiche originali della band, ma alla fine decise di utilizzare solo motivi noti (One Of These Days, Careful That Axe, Eugene, Obscured By Clouds ed Echoes). Intanto, proseguono a ritmo incessante le registrazioni negli studi di Abbey Road dell'album che sconvolgerà l'universo musicale: Dark Side Of The Moon.

Anselmo Patacchini


Pink Floyd: la discografia 1970-1972
Nella discografia abbiamo preso in considerazione le stampe originali inglesi a 33 giri. Nessun disco nel formato 45 giri è pubblicato in Gran Bretagna nel periodo preso in considerazione.

Atom Heart Mother (Harvest SHVL 781 - quotazione 30 Euro), pubblicato il 10 ottobre 1970 in edizione stereo. Nel 1973 è stata immessa sul mercato una versione quadrifonica del disco (Harvest Q4 SHVL 781 - quotato 40 Euro)
L'album mostra una confezione apribile che riproduce sul frontecopertina la celebre mucca al pascolo. Etichetta Harvest di colore giallo verde che presenta la dicitura 'The Gramophone Co., Ltd'. La stampa successiva mostrerà sulla label il logo EMI all'interno di un riquadro rettangolare.

La raccolta Relics (Starline SRS 5071 - quotazione 25 Euro), pubblicata il 14 maggio 1971. L'album presenta una confezione a busta telata (la caratteristica textured cover), che riproduce sul frontecopertina un fantasioso disegno in bianco e nero di Nick Mason. Etichetta Starline di colore blu scuro che presenta la dicitura 'The Gramophone Co., Ltd'.

Meddle (Harvest SHVL 795 - quotazione 25 Euro), pubblicato il 13 novembre 1971. L'album mostra una caratteristica confezione apribile che riproduce il particolare ingrandito dell'orecchio di un maiale. All'interno è inserita una fotografia del gruppo in bianco e nero. Etichetta Harvest di colore giallo-verde che presenta la dicitura 'The Gramophone Co., Ltd'.

Obscured By Clouds (Harvest SHSP 4020 - quotazione 30 Euro) colonna sonora del film La Vallèe, è pubblicato il 3 giugno 1972. L'album mostra una confezione a busta, laminata con i bordi arrotondati (round corners) che riproduce un uomo sotto la pioggia. Nel retro, sono inserite fotografie tratte dal film. Etichetta Harvest di colore giallo-verde.

La colonna sonora di Zabriskie Point (MGM Records MGM CS 8120 - quotazione 30 Euro) è distribuita sul mercato britannico il 30 maggio 1970. I Pink Floyd sono presenti con tre brani: Heart Beat, Pig Meat, Crumbling Land e Come In Up, Number 51, Your Time Is Up. L'album mostra una confezione a busta (matte flipback sleeve) che riproduce sul fronte una scena del film.

Nel giugno 1970 viene edito, sul mercato britannico, l'interessante doppio album promozionale Picnic - A Breath Of Fresh Air (Harvest Records SHSS 1/2 - quotazione 60 Euro), che include l'inedito Embryo dei Pink Floyd e Terrapin eseguito da Syd Barrett. L'album mostra una confezione apribile laminata con una suggestiva frontcover. Etichetta Harvest di colore verde.