King Crimson Alla Corte del Re Cremisi




 




[Le catene arrugginite delle prigioni-luna sono infrante dal sole/Cammino per una strada, gli orizzonti cambiano l'inizio del torneo/Il pifferaio viola inizia il suo pezzo, il coro canta dolcemente tre cantilene in una vecchia lingua per la Corte del Re Cremisi...] King Crimson da 'In The Court Of The Crimson King'






In assoluto tra i gruppi più amati e apprezzati dall'esigente popolo progressivo, i King Crimson si formano ufficialmente il 13 gennaio del 1969 quando quattro giovani e valenti musicisti (Robert Fripp, Ian McDonald, Greg Lake e Mike Giles) si ritrovano per la prima volta a suonare al Fulham Palace Cafe di Londra, il cui scantinato sarà utilizzato come sala prove. La grande occasione per mettere in mostra lo smisurato talento della band arriva il 5 giugno ad Hyde Park. I Rolling Stones hanno organizzato uno storico free-concert, in memoria di Brian Jones, con varie formazioni (Battered Ornaments, Third Ear Band, Family, Alexis Korner e Screw), ma sono proprio Fripp & Co. a lasciare il segno più tangibile nella serata davanti a 600.000 spettatori entusiasti.
Il 10 ottobre è una data da circoletto rosso, viene, infatti, pubblicato uno dei dischi più affascinanti e innovativi della storia del rock: In The Court Of Crimson King (sottotitolato An Observation By King Crimson). E' quasi impossibile trovare nel panorama musicale un'opera d'esordio così complessa e perfetta, illuminata dai testi di Pete Sinfield, reale quinto uomo in campo. Le sue liriche - essenziali, epigrammatiche, fantastiche e paranoiche - attingono dalla letteratura favolistica medioevale britannica e dall'elegia sepolcrale inglese del Settecento. Si passa dai riff graffianti e penetranti di 21st Century Schizoid Man, all'intensa magia di I Talk To The Wind, al respiro epico di Epitaph fino al sontuoso finale di The Court Of The Crimson King dove viene presentata al gran completo la folle e bizzarra Corte del Re Cremisi. Greg Lake, spettacolare al basso, mette in viva luce la duttilità del proprio canto, mentre Ian McDonald recita a meraviglia la parte del tastierista in tempesta con pizzicate agili e nevrotiche. Geniale Fripp nella ricerca di fraseggi fuori da ogni schema logico e semplicemente straordinario Michael Giles che si agita con uno stile personale, sofisticato e irregolare, in grado di fare proseliti fra i batteristi della sua generazione. Il conseguente tour americano è un clamoroso successo. Da sogno le esibizioni tenute ai leggendari Fillmore (New York e San Francisco) di Bill Graham. Purtroppo il magic moment viene infranto dalla volontà di Mike Giles e Ian McDonald di lasciare per sempre la band. Rimettere insieme i cocci dei King Crimson non è impresa facile e ora la formazione sembra un autentico puzzle. Fripp convince Mike Giles a suonare ancora nel nuovo disco; Greg Lake si offre solo come cantante (al basso c'è Pete Giles); al piano è chiamato il creativo jazzista Keith Tippett e ai fiati il talentuoso Mel Collins, ex Circus. Il 28 febbraio è dato alle stampe lo spiazzante singolo Cat Food/Groon, dove il brano contenuto nel lato A può essere considerato come una parodia di Come Together dei Beatles. Nel retro un fagocitante inedito.
In The Wake Of Poseidon - degno successore del rivoluzionario In The Court Of The Crimson King pur non raggiungendo quei fasti - esce nel maggio 1970. La maestosa title-track è un classico del gruppo così come il poderoso jazz metropolitano di Pictures Of A City. Nella dolcezza della splendida Cadence And Cascade - uno dei migliori momenti melodici scritti da Fripp - si riprende l'uso della scala diatonica, comune nella musica medioevale e folk, che dona un sapore antico e perduto. Notevole lo strumentale The Devil's Triangle, un'intrigante rivisitazione della partitura Mars, Bring Of War, scritta dal compositore inglese Gustav Holst per l'opera The Planets (1914-1917).
Purtroppo l'instabilità della line-up impedisce ai King Crimson di esibirsi dal vivo. Intanto nel dicembre 1970 si può trovare sotto l'albero di Natale lo stupefacente Lizard. L'ellepi presenta importanti cambiamenti nell'organico. Greg Lake - rimpiazzato da Gordon Haskell - si è definitivamente chiamato fuori dalla partita per rincorrere gloria e soldi con gli EL&P, mentre Giles viene sostituito dal generoso Andy McCulloch. Sotto l'aspetto strettamente musicale, il long-playing permette di dare il giusto spessore alla voce solista di Haskell (per la verità non sempre convincente) che s'immerge nella tessitura policroma imposta dal pianismo liquido di Tippett e sfaccettata dai continui ricorsi nella sezione di fiati saldamente nelle mani di Mel Collins e dei blasonati ospiti (Robin Miller all'oboe e corno inglese, Mark Charig alla cornetta e Nick Evans al trombone). I testi diventano sempre più enigmatici, ricchi di riferimenti alchemici e mitologici. In Happy Family, Sinfield si diverte a sbeffeggiare i Beatles, mentre la suadente ballata Lady Of The Dancing Water richiama alla mente le poesie di Saffo. Da ascoltare con estrema attenzione la scintillante suite - che occupa l'intera B-side e dà il titolo all'album - la cui magica parte introduttiva Prince Rupert Awakes è impreziosita dal canto angelico di Jon Anderson degli Yes. Purtroppo anche Lizard non ha un tour di supporto e solo nell'aprile 1971 i King Crimson tornano a suonare dal vivo, con quattro date allo Zoom Club di Francoforte, dopo oltre un anno di assenza dalle scene. Il quarto tassello, Islands, viene edito nel dicembre 1971. Altri importanti cambiamenti sono avvenuti all'interno della formazione: Andy McCullouch è sostituito alla batteria da Ian Wallace e Boz Burrell prende il posto di Gordon Haskell. Ancora una volta fondamentale l'apporto di Keith Tippett al piano e del sempre più sorprendente Mel Collins, il quale - raffinato cesellatore d'incandescenti assoli, di contrappunti, e di frasi gradevoli con ogni tipo di strumento a fiato - dimostra di avere assorbito alla perfezione l'insegnamento di John Surman e di Elton Dean, i migliori sassofonisti britannici d'avanguardia del periodo. Islands rappresenta forse l'apice del romanticismo crimsoniano, con fantasiose e indimenticabili melodie (Formentera Lady, Ladies Of The Road), attimi di struggimento emotivo (Islands) ed eccelsi motivi strumentali (Sailor's Tale, Prelude: Song Of The Gulls). E' un progetto molto ambizioso, dai raffinati arrangiamenti orchestrali che nasce dalla stravagante commistione fra rock, free-jazz e avanguardia progressiva con un chiaro riferimento alla musica classica nel citato Prelude: Songs Of The Gulls. Questo trentatregiri è anche l'ultimo che vede la presenza di Sinfield: al termine di un giro di concerti nel Nord America fra il novembre e il dicembre 1971, Fripp caccia definitivamente dalla corte il bravo paroliere.
A sorpresa l'Island pubblica nel giugno 1972 Earthbound, il primo album ufficiale dal vivo dei King Crimson, curato dallo stesso Fripp che sceglie cinque pezzi estrapolati da alcune tappe del tour americano concluso il 1&grad; aprile dello stesso anno al Municipal Auditorium di Birmingham (Alabama). Il chitarrista, dall'alto della sua immensa classe, controlla attentamente la situazione, fornendo le giuste direttive e impegnandosi alacremente nella realizzazione di suoni informali. Si nota una forte vena sperimentale nei brani, sia nell'inedito Peoria, sia in quelli storici (Groon arriva sui quindici minuti e la straripante 21st Century Schizoid Man va oltre i dieci). Purtroppo il disco è fortemente penalizzato da una pessima registrazione.
Ancora grossi problemi in seno al gruppo. Collins, Burrell e Wallace scelgono l'ammutinamento e decidono di restare negli States per formare gli Snapes. Mr Fripp si mette nuovamente in moto per cercare i degni sostituti. Il 17 ottobre del 1972 la nuova line-up (John Wetton, Bill Bruford, David Cross, Jamie Muir, oltre a Fripp naturalmente) si esibisce al Beat Club presentando in anteprima Larks' Tongues In Aspic (Part I) e la struggente Exiles. Il pubblico intuisce immediatamente che sta arrivando qualcosa di rivoluzionario, mai visto prima.
Larks' Tongues In Aspic esce in Inghilterra nell'aprile 1973 e mostra la strada intrapresa dall'ensamble che si muove sulla scia del passato, evolvendo e rinnovando le antiche radici. Fripp entra sempre più nella parte del deus ex machina, dettando i tempi e i ritmi, ma soprattutto inventando soluzioni geniali: un sound tridimensionale e profondo che lascia il segno. Le quattro new entry si dimostrano spigliate e in grado di carpire al volo gli insegnamenti del maestro. Dopo Mike Giles i Crimson ritornano ad avere un batterista di grande valore: Bill Bruford, proveniente dagli Yes, si mostra agile ed elegante.
John Wetton, ex Family, è il cantante/bassista che Fripp cercava dai tempi della dipartita di Lake; perfetto vocalist, è impeccabile nell'uso del suo strumento. Jamie Muir è il simpatico buffone alla corte del Re Cremisi; durerà poco, giusto il tempo necessario per registrare l'album e per sfoggiare alcune spettacolari esibizioni dal vivo. Larks' Tongues In Aspic resta un lavoro di perfetta sintesi; accanto a canzoni di valore assoluto come Book Of Saturday, la potente Easy Money e la lirica Exiles, ci sono torride tracce strumentali: l'ipnotica The Talking Drum e la celebre title-track suddivisa in due momenti che aprono e chiudono simbolicamente l'opera. Larks' Tongues In Aspic (Part II) è il manifesto dello sperimentalismo frippiano, perfetto esempio di applicazione matematica in musica. Intanto Jamie Muir sente di non amare la caotica vita musicale e abbandona ritirandosi in un convento buddista. A questo punto Bill Bruford assume il ruolo di batterista/percussionista confermandosi musicista d'infinito talento, un motore inarrestabile capace di martellare senza sfiancarsi.
Inizia nell'autunno del 1973 un intenso tour europeo che porta i King Crimson finalmente in Italia per due storiche date, il 12 novembre al Palazzetto dello Sport di Torino e il 13 al Palaeur di Roma (torneranno nel 1974 per altri due show a Udine e Brescia).
Starless And Bible Black è nei negozi nel febbraio 1974.
Per trarre maggiore freschezza da ogni singola composizione, Fripp decide di inserire un paio di tracce incise dal vivo che poi verranno leggermente ritoccate medianti opportune sovraincisioni effettuate presso gli Air Studios di Londra.
Sono quattro i brani cantati (The Great Deceiver, Lament, The Night Watch, The Mincer), mentre il resto dei solchi è occupato da diversi strumentali, visionari, volutamente caotici e squassanti: We'll Let You Know, Trio, Starless And Bible Black e soprattutto Fracture, dove la prodigiosa sezione si esalta in una performance che rimane nella storia. L'ellepi nasce da un logico percorso evolutivo del disco precedente, da dove è elaborata una nuova intelaiatura ritmica proveniente da episodi come Talking Drums o Easy Money, che poggia il proprio vigore sull'azione del basso più che nella batteria, ottenendo comunque un effetto di forte dinamicità e perfetta organizzazione della struttura musicale. Mr. Fripp si diverte a giocare costruendo schemi delicati, appena percettibili, per poi sfociare in progressioni supersoniche, grazie ad assoli tormentati e di tecnica prodigiosa.
L'ennesimo tour in terra americana parte con una band minata da contrasti interni e al ritorno in Inghilterra, Cross lascia i Crimson. Messi da parte i contrasti interni, Bruford, Fripp e Wetton decidono di continuare assieme entrando nel giugno del 1974 in studio per le registrazioni di Red che termineranno nell'agosto dello stesso anno. Vengono chiamati per la parte fiatistica i vecchi condottieri Mel Collins, Marc Charig, Robert Miller e, sorprendentemente, Ian McDonald che John Wetton è riuscito a far riconciliare con Fripp. Red inanella una ghiotta alternanza d'immagini a tinte scure dai forti timbri metallici e partiture melodiche ad ampio raggio dove torniamo a respirare quell'aria inconfondibile della prima corte di Re Cremisi.
Si parte dai primordi per poi proiettarsi verso il futuro, anticipando anni luce suoni e visioni. Il brano di punta è sicuramente la meravigliosa Starless, una delle vette più alte raggiunte dal rock progressivo in quegli anni. Nella fase centrale si sviluppa un originale assolo, a tratti dissonante, che poi procede in un emozionante crescendo. Non è da meno Fallen Angel dall'inciso melodico che lascia spazio a divagazioni sonore affascinanti. Malgrado l'entusiasmo, Fripp decide di tirare il freno e scioglie a sorpresa l'ensamble. Il motivo della traumatica decisione è uno solo: il geniale chitarrista non è più interessato alla dimensione di gruppo. Con una telefonata a Wetton, stringata e lapidaria, Fripp decreta la morte del Re Cremisi: 'Basta mi ritiro. Tutto finito'. Dagli archivi dell'Island escono le registrazioni del tour americano che sono pubblicate nel 1975 sotto il titolo di USA.
Dopo la collaborazione con Brian Eno in No Pussyfooting (1973) ed Evening Star (1975), Robert Fripp preferisce dedicarsi alla sperimentazione, sviluppando i suoi innovativi effetti denominati frippertronics. Bill Bruford va a suonare con i Gong dal vivo, poi raggiunge Roy Harper & The Trigger e infine incontra i Genesis. Wetton si esibisce in tour con i Roxy Music di Bryan Ferry (aveva già collaborato per le registrazioni di Another Time, Another Place) dopo aver rifiutato di entrare a far parte degli Sleepwalkers.
Nel 1977 Bruford, Wetton e Eddie Jobson, insieme all'incredibile chitarrista Allan Holdsworth, formano gli UK. Ormai il rock progressivo è solo un pallido ricordo. Si affacciano nuovi schemi musicali, più semplici e diretti, ma forse molto meno interessanti.
La reunion dei King Crimson del 1981 consegnerà una formazione tecnicamente impeccabile, ma priva di quell'alone di magia che aveva caratterizzato le precedenti produzioni.

Anselmo Patacchini


King Crimson: la discografia 1969 / 1975

Prenderemo in esame tutti i trentatregiri ufficiali dei King Crimson stampati nel periodo 1969-1976. Ricordiamo ai nostri lettori che le quotazioni si riferiscono per copie con copertina e vinile in perfetto stato di conservazione.

In The Court Of The Crimson King (Island ILPS 9111 - quotazione 100 Euro). La stampa originale inglese edita il 10 ottobre 1969 mostra una meravigliosa e suggestiva confezione apribile frutto della fantasia del giovane disegnatore Barry Godbear. Al contario la rara edizione italiana (Island 6343 002 L - quotazione 150 Euro) mostra una confezione a busta laminata con etichetta Island rosa (pink label) e timbro SIAE, verrà pubblicata solo nell'aprile del 1971. Le copie del disco che circolavano in Italia nel 1970 erano d'importazione.
In The Wake Of Poseidon (Island ILPS 9127 - quotazione 100 Euro) è immesso sul mercato discografico britannico nel maggio 1970 in confezione apribile. La tiratura italiana (Island 6406 001 L - quotazione 150 Euro) presenta una edizione a busta laminata - è stampata nella primavera del 1971 con etichetta Island rosa con timbro SIAE (pink label). Le copie del disco che circolavano in Italia nel periodo giugno 1970/febbraio 1971 erano d'importazione.
Lizard (Island ILPS 9141 - quotazione 100 Euro) è pubblicato nel Regno Unito nel dicembre del 1970 in confezione apribile. L'edizione italiana (Island 6339 032 - quotazione 150 Euro) stampata nel febbraio 1971, presenta una confezione apribile, identica alla corrispettiva tiratura inglese, con testi all'interno. Etichetta Island rosa (pink label) con la dicitura D.R. (Diritti Riservati).
Islands (Island ILPS 9175 - quotazione 70 Euro) stampato nel Regno Unito nel dicembre 1971 - presenta una confezione singola, mentre il disco è riposto in una busta interna apribile con foto dei componenti del gruppo, testi e crediti. L'edizione italiana (Island ILPS 19175 - quotazione 80 Euro) pubblicata alla fine del dicembre 1971 - risulta identica alla corrispettiva tiratura inglese. Etichetta Island con le palme (palm label).
Earthbound album dal vivo (Island HELP 8 - quotazione 70 Euro) pubblicato nel Regno Unito nel giugno 1972 - presenta una copertina a busta in cartonato pesante. L'edizione italiana (Island ILPS 19201 - quotazione 85 Euro) è stampata contemporaneamente alla corrispettiva tiratura inglese. Etichetta Island (palm label).
Larks' Toungues In Aspic (Island ILPS 9230 - quotazione 60 Euro) pubblicato nel Regno Unito nell'aprile 1973 - presenta una copertina singola, mentre il vinile è racchiuso in una busta interna con i testi. L'edizione italiana (Island ILPS 19230 - quotazione 70 Euro) è stampata quasi contemporaneamente alla corrispettiva tiratura inglese. Etichetta Island con le palme (palm label).
Starless And Bible Black (Island ILPS 9270 - quotazione 60 Euro) pubblicato nel Regno Unito nel febbraio 1974 - mostra una copertina apribile con i testi posti all'interno. L'album mostra una copertina apribile con i testi posti all'interno. L'edizione italiana (Island ILPS 19270 - quotazione 70 Euro) è stampata contemporaneamente nel febbraio 1974 alla corrispettiva tiratura inglese. Etichetta Island con le palme (palm label).
Red (Island ILPS 9308 - quotazione 60 Euro) pubblicato nel Regno Unito nell'ottobre 1974 - mostra una copertina a busta. L'edizione italiana (Island ILPS 19308 - quotazione 70 Euro) è stampata quasi in contemporanea alla corrispettiva tiratura inglese. Etichetta Island con le palme (palm label).
USA'album postumo dal vivo (Island ILPS 9316 - quotazione 60 Euro) pubblicato nel Regno Unito nell'ottobre 1975 - presenta una copertina a busta opaca. L'edizione italiana (Island ILPS 19316 - quotazione 70 Euro) è stampata in Italia a fine aprile 1975, in anticipo quindi di qualche mese rispetto alla corrispettiva tiratura inglese. L'ellepi presenta una copertina a busta opaca (cover matt) ed etichetta Island con le palme (palm label).
The Young Person's Guide To King Crimson doppia antologia (Island ISLD 7 - quotazione 100 Euro) viene pubblicata nel Regno Unito nel novembre 1975. Presenta un'elegante confezione plastificata apribile con un booklet di 20 pagine con foto, curiosità, aneddoti sul gruppo. La scaletta include brani estratti dai precedenti 33giri con l'aggiunta del singolo Cat Food/Groon del 1970 e della versione alternativa del brano I Talk To The Wind registrato su di un Revox in una stanza d'albergo nel luglio del 1968 con la voce solista di Judy Dyble. In Italia la doppia raccolta (Island ISLD 7 - quotazione 100 Euro) fu edita nel gennaio 1976. Etichetta Island di colore turchese/aragosta con la palma verde posta a sinistra sulla label (second palm label).