...ritorno al futuro




InFocus 5700




L'SP5700 è il proiettore con il miglior rapporto qualità prezzo ad oggi in commercio; l'ingresso DVI di cui è dotato, permette l'ottimale interfacciamento con le sorgenti di ultima generazione, garantendo la piena compatibilità anche con le future esigenze. Il proiettore del presente già nel futuro.






Grazie ad un prezzo davvero concorrenziale, lo ScreenPlay 5700 di InFocus è, senza ombra di dubbio, il proiettore DLP di fascia media con il miglior rapporto Q/P. La matrice DLP 1024X576 Matterhorn, la presenza del chip Faroudja come circuito di duplicazione/deinterlaccio, e un gruppo ottico sigillato firmato Carl Zeiss, sono solo una parte delle Key Features che hanno decretato l'indiscusso successo del prodotto.
La matrice 16:9 1024X576 è di particolare interesse per noi utenti PAL, visto che ci permette di mappare perfettamente il nostro standard, senza alcuna interpolazione e con una qualità di immagine davvero notevole. Le prestazioni si avvicinano notevolmente a quelle offerte dalla HD2 Dark Metal 1280X720 del 7200, ma ad un prezzo assai più conveniente.
Siamo qui, però, per parlare dell'indiscussa qualità che il 5700 offre quando collegato tramite ingresso DVI (Digital Visual Interfaces). Tramite di essa, infatti, si saltano a piè pari tutte le sezioni analogiche e di conversione A/D in ingresso al proiettore, consentendo un interfacciamento diretto con il circuito di scaling Pixelworks e il successivo pannello DLP. E' chiaro che dall'altra parte (sorgente) deve essere disponibile la complementare uscita DVI; se fino a poco tempo fa solo i Personal Computer, ed in particolare, per il mondo A/V, gli Home Theater Personal Computer (HTPC) offrivano questa possibilità, adesso molti produttori (Denon con il DVD-A11 in prima fila) la prevedono sui propri lettori di punta.
Ma vediamo, brevemente, di cosa è 'capace' un collegamento in DVI. Sappiamo bene tutti come i DVD siano incisi in digitale, e come, invece, sia necessaria una conversione di detto segnale (ad opera del player), nel dominio dell'analogico, a causa della necessaria compatibilità con i 'vecchi' dispositivi di visualizzazione (TV tradizionali, per esempio). Per quanto le ultime generazioni di lettori adottino circuiti sempre più performanti, la conversione da digitale ad analogico in sè è comunque una operazione che impoverisce il segnale video. Dall'altro lato, i proiettori che non presentano ingresso DVI, devono convertire il segnale analogico presente sui loro ingressi in digitale, visto che la matrice DLP (ma non di meno quella LCD) funzionano proprio sotto quel dominio. Siamo, quindi, in presenza di una doppia conversione: il player converte da digitale in analogico e il proiettore fa il contrario; ogni passaggio, però, segna un peggioramento della qualità di visione, sicuramente funzione della bontà dei circuiti di conversione, ma comunque marcato e significativo. Se realizziamo, invece, un collegamento in DVI eliminiamo, lato lettore la conversione D/A, e lato proiettore quella A/D; un impianto HT moderno deve prevedere questa connettività, e tutti gli utenti che eseguono lavori di ristrutturazione funzionali all'installazione di un proiettore devono prevedere un cavo DVI, anche se non immediatamente fruibile. Sempre di più, infatti, il mercato sta camminando verso questa direzione, e sempre maggiori saranno i player DVD che presenteranno questa possibilità. Denon (DVD-A11) per esempio, ma molti se ne aggiungeranno in un prossimo futuro. Un proiettore con l'ingresso DVI come il 5700 e come il suo fratello maggiore 7200, sono proiettati verso un futuro che vedrà il DVI come la connessione maggiormente utilizzata tra sorgente ed utilizzatore.

Gli standard DVI
Un breve commento ci preme farlo anche rispetto ai vari standard DVI. I proiettori InFocus, infatti, utilizzano la EVC P&D (Plug&Display) definita dalla VESA (Video Electronic Standard Association) nel 1997 come quella da adottare a bordo dei proiettori. InFocus, sui suoi beamer, la implementò quasi subito, precorrendo di molto i tempi; vediamo cosa veicola: oltre al segnale digitale video, anche USB e IEE1394. Lo standard DVI (definito da Intel nel 1999) -con cui, oggigiorno, si appellano genericamente, tutte le connessioni di questo tipo-, invece, è disegnato per i soli segnali video; altro punto di vista è quello di Compaq, che ha introdotto il DFP (anch'esso nel 1999). Si differenziano, principalmente, per il tipo di connettore utilizzato, che -tanto per semplificare la vita all'utente- è diverso per tutti e tre i casi; sono compatibili l'un l'altro, e attraverso degli adattatori è possibile farli colloquiare.
Il P&D, prevedendo anche la USB, è in grado di interfacciarsi direttamente con il sistema operativo (Windows, Linux o Apple che sia) in modo da poter comunicare la massima risoluzione di cui il proiettore è capace. In questo modo, cambiando il parametro, non si incorre nella possibilità di scegliere combinazioni inadatte al proiettore. Il collegamento con player DVD stand-alone non crea di questi problemi, visto che le risoluzioni in uscita sono sicuramente supportate dai proiettori 5700 e 7200. InFocus, quindi, nella costruzione dei suoi beamer, si attiene, scrupolosamente, agli attuali standard, e fa anche di più: è disponibile, infatti, ad un costo molto abbordabile, un cavo EVC P&D-DVI della lunghezza di 10 mt, che soddisferà ogni esigenza installativa.